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Taglio parlamentari, ItC: “Salvini colpisce la buona fede degli italiani”

La Redazione
Michele Abbaticchio
Le parole di Alessio Pascucci e Michele Abbaticchio
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“Nessuno creda che Salvini non conosca la Costituzione. Non gli diamo l’alibi dell’ignoranza. Semplicemente, questo è l’ennesimo omicidio premeditato alla buona fede degli italiani. Sapeva perfettamente cosa significasse aderire alla proposta del M5S, ovvero rinviare il voto lasciando tutti i ministri a percepire lo stipendio principessa che, peraltro, non si sono tagliati”. Lo affermano in una nota Alessio Pascucci e Michele Abbaticchio, coordinatore nazionale e vice coordinatore di Italia in Comune.

“Quello andato in scena ieri al Senato è uno dei momenti più bui della nostra Repubblica, con un ministro e vice premier che insulta l’aula e pretende di giocare sulla pelle della gente, trasformando il Senato in uno dei suoi beach tour che sta organizzando in giro per l’Italia a spese degli italiani”, osservano i dirigenti del partito dei sindaci. “La fretta di votare non può tuttavia calpestare tutte le norme parlamentari sulle quali è stata costruita la nostra democrazia sulle macerie del fascismo. Ci appelliamo al presidente Mattarella – concludono Pascucci e Abbaticchio – affinché con saggezza individui il difficile percorso che consenta di trovare una soluzione in grado di evitare il peggioramento della crisi economica e sociale alla quale questo governo, a suon di annunci e selfie, ha dato il suo colpo di grazia”.

Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di Italia in Comune.

domenica 18 Agosto 2019

(modifica il 28 Giugno 2022, 17:18)

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Franco
Franco
4 anni fa

Mi aspettavo però che Abbaticchio dicesse la sua nel merito della legge di riduzione (detta anche “taglio” per sembrare più decisi) dei parlamentari, che al momento serve solo a ricattare i parlamentari che hanno ovviamente paura di votare nuove elezioni e andare a cercare una difficile conferma in Parlamento ridotto. Tutto in nome di un risibile risparmio, appena 100 milioni l'anno.
Pura demagogia quindi che sarà certamente bocciata nel referendum confermativo, così come fu bocciata il famoso 4 dicembre la proposta renziana di cancellare il Senato.