Sono 24 anni, e non sono pochi. Ma i molfettesinche hanno conosciuto don Tonino Bello ricordano il loro vescovo come se fossenieri. Era il 20 aprile del 1993 quando don Tonino si arrese ad un malenincurabile. Furono giorni dolorosi per tutti i fedeli della diocesi, chenpersero in un attimo non solo il loro vescovo, ma soprattutto la loro guida.
Perché don Tonino questo era. Il sacerdote deglinultimi, il simbolo della “chiesa del grembiule”, di quella chiesa, cioè, chenscende per le strade e tende la mano. Ai poveri, agli emarginati, aintossicodipendenti, agli extracomunitari. Ai lavoratori in difficoltà.
Pace e nonviolenza, queste le parole d’ordine chenresero speciale ogni giorno della sua vita. Sin dal 1957, quando venne ordinatonsacerdote, diventando un anno dopo maestro dei piccoli seminaristi.
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nNegli anni Settanta fu parroco di Tricase e nel 1982 fu nominato vescovo dellandiocesi di Molfetta, Terlizzi, Giovinazzo, Ruvo. Nel 1985 invece divennenpresidente di Pax Christi, e le sue battaglie non mancarono di scuotere inpalazzi del potere. Battaglie decise contro la guerra e qualunque simbologianbellica.
«Indimenticabile – racconta la maestra Rosa,ninsegnante di scuola dell’infanzia che l’ha conosciuto bene – quella volta inncui lo invitammo per una manifestazione che consisteva nell’animazione dellanfiaba del brutto anatroccolo. Volevamo avvicinare i bambini al concetto e alnvalore della diversità. Alla fine, commosso, con uno sguardo dolcissimo, ci ringraziònper la sensibilità e per il messaggio lanciato ai più piccoli che ogni esserenumano è portatore di un valore grande. Ma tutte le volte che lo chiamavamo,nanche per occasioni più informali, veniva tra i bambini e passava con loro orenintere. Non ci ha mai detto di no. Unico».
Questo era don Tonino. Ed è per questo che ogninparola emessa in queste ore per ricordarlo ha il potere di renderlo più vicino.nÈ per questo che le immagini del suo funerale, che stanno girando su Facebooknsin da ieri, sono emblematiche. Fiumi di gente, raccolta partecipazione,nemozione. Per il vescovo di tutti, il sacerdote degli ultimi. Quello con ilngrembiule. Don Tonino.