Politica

D’Alema apre la campagna elettorale di ‘Liberi e Uguali’

Tommaso Cataldi
Massimo D'Alema apre la campagna elettorale di 'Liberi e Uguali'
L'ex presidente del consiglio interviene a Bitonto per sostenere Laforgia e Pannarale
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La sezione bitontina di “Liberi e guali” ha scelto un volto noto come Massimo D’Alema per aprire la sua campagna elettorale e presentare i propri candidati a Camera e Senato, rispettivamente Michele Laforgia e Annalisa Pannarale.

Per la deputata uscente Pannarale, originaria di Triggiano, la politica deve avere la «capacità di raccontare cosa è diventato questo Paese, riportando al centro del discorso le questioni più importanti. La situazione attuale non è l’esito di fatalità ma il risultato di politiche che hanno guardato a chi era già ricco».

Michele Laforgia invece, neofita della politica, rivendica il «dovere di ridare una prospettiva a noi stessi dopo aver vissuto una storia recente fatta di abbandono, con la mazzata finale inflitta dalla legge elettorale approvata con ben cinque voti di fiducia, con l’unico scopo di ridurre il numero dei votanti».

Il momento clou della serata è ovviamente toccato a Massimo D’Alema che, nel corso del suo intervento, ha avuto “pensieri” per tutti i leader delle maggiori forze politiche. Da Matteo Renzi, reo secondo D’Alema di aver «portato il Pd da un’altra parte» a Silvio Berlusconi, definito una «mummia ristrutturata per l’occasione», passando per il Movimento 5 Stelle formato da una «classe politica incompetente» e Salvini.

«Bisogna sostenere un progetto politico nuovo – sostiene l’ex presidente del consiglio – con persone note che ci mettano la faccia e rappresentino la sinistra con determinati valori. Io sono un riformista con valori cattolici e credo quindi nella democrazia fatta da partecipazione, solidarietà e dignità della persona». D’Alema riserva un pensiero anche alla sua ‘terra politica’, la Puglia: «Sono sempre stato un parlamentare pugliese e c’è un rapporto di fiducia che ci lega, anche perché oggi l’Italia è governata da una classe politica del nord e il mezzogiorno non ha più peso politico».

L’esponente di Leu elenca quindi le problematiche che bisognerebbe affrontare come un vero governo di sinistra: lavoro più stabile, servizio sanitario nazionale più forte con assunzione di 40 mila medici, diritto allo studio garantito sino all’università, vera uguaglianza tra italiani ed immigrati.

Infine, un’analisi politica sul risultato delle elezioni del prossimo 4 marzo: «La situazione che c’è oggi in Italia porterà il centrosinistra ad una sconfitta storica ed annunciata, portando la gente a votare destra o M5S. Sono convinto che il giorno dopo le elezioni non ci sarà una vera maggioranza in grado di governare e torneremo nuovamente a votare. Ma noi saremo ancora più forti», ha concluso D’Alema.

giovedì 15 Febbraio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:20)

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