Teatro amatoriale

Bellezza, condivisione, partecipazione: le chiavi del successo della Comedy by Fita

Annarita Cariello
I rappresentanti delle compagnie amatoriali che hanno partecipato alla Comedy by Fita
Bilancio della rassegna di teatro amatoriale partita a novembre, promossa dalla Federazione Italiana Teatro Amatori e dal Comune di Bitonto
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«Sono piacevolmente soddisfatta di questa prima edizione, abbiamo ottenuto risultati che sono andati al di là delle nostre aspettative». Questo il commento della presidente della Federazione Italiana Teatro Amatori della Puglia, Anna Maria Carella, all’indomani della chiusura della prima edizione di Comedy by Fita, la rassegna di teatro amatoriale organizzata nel teatro Traetta in collaborazione con il Comune di Bitonto.

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Cinque spettacoli teatrali di generi differenti, portati in scena da compagnie amatoriali di Bitonto (Amici per la Crepapelle, Res Ludica e Mariott’Arte) e di Altamura (La banda degli onesti), Bari (70Cento) e Castellana Grotte (Amici nostri) hanno animato gli appuntamenti pomeridiani della rassegna, partita lo scorso novembre.

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Il bilancio della prima edizione

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Tanti i punti di forza di cui essere orgogliosi, ma diverse anche le criticità che inevitabilmente ogni progetto pilota trascina con sé. Da qui la necessità di riunire le compagnie partecipanti, domenica 19 marzo nei locali dell’associazione bitontina “Amici per la Crepapelle”, per fare un’analisi della rassegna e discutere insieme le possibili varianti da applicare ad un progetto come quello della Comedy che Fita Puglia intende riportare in scena a Bitonto, ed esportare anche nei Comuni circostanti.

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Pur apprezzando l’impegno dell’assessore al marketing territoriale Rino Mangini – «uno dei pochi rappresentanti istituzionali illuminati che ha creduto nelle potenzialità del teatro amatoriale, e non solo quello dei grandi nomi» ha detto Carella – è emersa da più parti la necessità di istituire un abbonamento complessivo che dia la possibilità allo spettatore di garantirsi con un solo ticket la possibilità di asssitere a tutti gli spettacoli della rassegna, per ottimizzare le risorse economiche e assicurare una minima partecipazione di pubblico a tutte le compagnie in scena. I presidenti delle compagnie partecipanti hanno anche lamentato una scarsa pubblicità e promozione della rassegna da parte del Comune. Carenza che è stata, per forza di cose, compensata dall'impegno individuale di ogni compagnia.

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Tuttavia il bilancio è complessivamente positivo, grazie a tre principi base condivisi da tutte le comapgnie coinvolte: bellezza e ricchezza delle perfomance, partecipazione e impegno al 100%, condivisione e solidarietà a 360 gradi.

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Le opinioni dei protagonisti

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Concorda sulla formula dell’abbonamento condiviso, «per tutelare le compagnie amatoriali che vengono da fuori Bitonto e per lavorare nella massima condivisione», il presidente di Res Ludica Gaetano Napoli, che ha anche proposto di richiedere al Comune una forma di mini credito con cui coprire le spese vive (service audio/luci e Siae).

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L’ha definita «una bellissima esperienza dal punto di vista umano» Gigi Rizzi, presidente della compagnia 70Cento, il quale ha lanciato l’idea di pensare alla Comedy come «un’eredità bella da lasciare a chi verrà dopo di noi e che si diffonda in tutta la regione».

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Carlo Pice ha invece ipotizzato per la prossima edizione di creare un programma a priori, progettato dalle compagnie e sottoposto solo successivamente all’approvazione del Comune, «proprio nello spirito di condivisione che è nato dalla Comedy».

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Un progetto pilota da migliorare, ma che può diventare un franchising: questa l’opinione di Silvano Picerno de La Banda degli onesti.

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Per Gregorio Saracino (Amici nostri) «la formula della Comedy deve andare avanti per sensibilizzare le amministrazioni comunali ad investire maggiormente sul teatro amatoriale», mentre Gaetano Giampalmo, presidente dell’associazione culturale Mariott’Arte, ha ringraziato le altre compagnie per la «la grande ricchezza di spunti ed insegnamenti appresi nel corso della rassegna, perché la vera forza del teatro è quella dell’interscambio reciproco ai fini della migliore riuscita della perfomance».

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Soddisfatto anche l’assessore Mangini, che a BitontoLive ha dichiarato: «È stato un esperimento riuscito che ci ha permesso di allargare l'offerta culturale e teatrale del teatro Traetta, aprendo anche al teatro amatoriale. Ringrazio Annamaria Carella per aver accolto il progetto e per aver collaborato alla sua buona riuscita. E ringrazio le compagnie teatrali che si sono esibite sul palco del Traetta: è grazie alla loro passione che il teatro vive anche nei luoghi più impensabili, siano essi garage, scantinati, locali parrocchiali o cantine. Appuntamento al prossimo anno!»

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venerdì 24 Marzo 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:04)

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