Lo sfruttamento del sesso è uno dei grandi rimossi del nostro tempo, un tema tanto drammatico quanto poco discusso e non realmente conosciuto. “Sworkers”, il nuovo spettacolo della dramaturg ruvese Valeria Simone, prodotto da Acasa Teatro e dedicato esattamente a questo argomento, è testo e pre-testo per affrontarlo con diversi contributi e diversi linguaggi.
Martedì 6 marzo, alle 18 a palazzo Caputi a Ruvo, in via Alcide de Gasperi 26, l’Assessorato alla Cultura del Comune promuove un incontro pubblico dal titolo “Lo sfruttamento del sesso raccontato con il linguaggio del teatro – Sworkers: l’indagine, la scrittura, il racconto”.
Interverranno Giancarlo Visitilli, giornalista e docente esperto sui temi della prostituzione minorile; Angela Arbore, magistrato che si occupa della prostituzione in Italia; Gino Sparapano, direttore di Luce e Vita che ha condotto inchieste giornalistiche su questi temi; Valeria Simone, dramaturg di “Sworkers”; e Katia Scarimbolo, dramaturg della Compagnia La Luna nel Letto, che ospiterà lo spettacolo venerdì 9 marzo alle 20.30 nel teatro Comunale di Ruvo di Puglia. In occasione dell’incontro, sarà possibile acquistare i biglietti per assistere alla piéce, che rientra nella rassegna “Profeti in patria” diretta da Michelangelo Campanale, in cui reciterà anche l’attrice bitontina Rossella Giugliano.
“Sworkers” è un lavoro corale, collaborativo e itinerante sul tema dello sfruttamento del sesso e della prostituzione. Arriva a Ruvo dopo il debutto di Bari.
«Anche quest’anno – ha detto l’assessora alla Cultura di Ruvo Monica Filograno – la programmazione del teatro Comunale e questa nuova, coraggiosa “scommessa” di Valeria Simone e della sua compagnia Acasa, diventano occasione per aprire discussioni e approfondimenti su temi che riguardano da vicino il nostro presente. Dopo aver parlato, l’anno scorso, di immigrazione, lavoro nero e violenza sulle donne, quest’anno affrontiamo il tema, delicatissimo, drammatico e complesso del mercato del sesso e del corpo femminile. Lo faremo con un incontro pubblico con voci estremamente competenti e informate, che avranno il compito di accompagnarci in modo consapevole fino alla soglia del palcoscenico dove lasciare che l’emozione e l’arte facciano il resto».