Calcio

A Barletta il Bitonto fa l’impresa. Magnifico 1-2 in rimonta

Danilo Cappiello
Festa del Bitonto a Barletta
I goal di Terrone e Albrizio ribaltano l'autorete iniziale di Elia
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Era il giorno dove essere uomini non bastava, bisognava essere eroi. E così è stato. Era il giorno delle sveglie acerbe di domenica mattina e delle sciarpe già pronte sul comodino. E così è stato. Era il giorno dei chilometri da lasciarsi alle spalle in direzione Barletta, con la mente già rivolta al campo. E così è stato.

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È stata una vera e propria impresa, quella compiuta ieri dal Bitonto in casa dell’acerrima storica nemica Barletta. Un’impresa che porta le firme d’autore di Terrone e Albrizio. Sono state le reti dei due bomber di razza, infatti, a ribaltare nella ripresa lo svantaggio causato dalla sciagurata autorete di Elia dopo soli quattro minuti. Una gara, quella di ieri, che ancora una volta ha messo in risalto gli aspetti primari della banda di Pasquale De Candia: cuore, grinta, carattere, spirito di sacrificio e senso del gruppo. Gruppo fatto di professionisti esemplari, che ieri per 95 minuti hanno saputo soffrire nei moment di difficoltà, e poi sono stati cinici nel saper reagire e colpire il Barletta, dapprima mettendolo all’angolo, e poi mandandolo definitivamente ko grazie ad un attacco killer, ad un centrocampo che ha fatto da diga e cabina di regia, ad una difesa che si è dimostrata di ferro, e alle parate monumentali di Longo. Gruppo fatto di gente che parla poco, corre tanto e nei propri occhi lascia scrutare agli avversari l’ardere della propria fame di vittorie. Le stesse vittorie che, sommate a quella di ieri, mantengono il Bitonto in vetta alla classifica, stavolta  in solitaria, a guardare tutti dall’alto. 

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Unica nota stonata, il parapiglia creato da alcuni giocatori barlettani a fine gara, che hanno scatenato una bagarre prontamente sedata dalle forze dell’ordine. Ma, per una nota stonata, c’è un’orchestra che non sbaglia una nota, ed è quella del tifo neroverde che ha atteso il rientro dei propri beniamini in serata, per far festa insieme a loro fra canti, cori e fumogeni. Il calcio che ci piace.

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La partita

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Barletta: Rossetti; Donvito, Varola, Ola, Aprile; Zingrillo, Pellecchia, Dentamaro, Mignogna: Di Rito, Loiodice.

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Bitonto: Longo; Campanella, Elia, Cantatore; Turitto, De Santis, Capriati, Modesto, Bonasia; Terrone, Albrizio.

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Avvio choc. Al 4’ il Barletta va in vantaggio grazie alla sfortunata deviazione aera di Elia che beffa Longo, ed insacca nella propria porta.

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Ma il Bitonto non si scompone e si getta costantemente all’attacco. Tentativi però vanificati dallo scarso cinismo sottoporta, come al 26’ quando Modesto, dopo aver rubato palla, è stato rimontato a tu per tu col portiere dall’intervento del difensore. Al 43’ Terrone, servito da Albrizio, dall’altezza del dischetto calcia debole. Al 46’ solo un super Rossetti salva il Barletta sul tiro al volo potente di Modesto.  È 1-0 all’intervallo.

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Nella ripresa la musica non cambia: il Bitonto fa la partita, il Barletta sta a guardare. Al 53’ è ancora ottimo Rossetti a deviare in angolo la punizione di Cantatore. Dallo stesso angolo De Santis colpisce la traversa. Il goal è nell’aria e arriva al 55’, quando da angolo Terrone si fionda sulla palla vagante in area e fa 1-1 per il Bitonto, facendo esplodere il gremito settore ospiti. Piove sul bagnato per il Barletta, che al 59’ resta in dieci per il doppio giallo a Di Rito per fallo su Cantatore. Il Bitonto ne approfitta e al 69’ raddoppia, grazie alla rete al volo di prima di Albrizio che capitalizza al meglio l’assist preciso e potente di Turitto, mandando in estasi il popolo neroverde. Di li in poi il Barletta ci prova con la forza dell’inerzia, ma in ben tre occasioni ci vuole un super Longo fra i pali a salvare il risultato e confermarsi portiere di qualità.

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Nei cinque minuti di recupero non accade più nulla e al fischio finale è 1-2 Bitonto, che fa scattare la festa.

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Il Bitonto fa l’impresa e si conferma squadra regina del campionato. Soffre, lotta e sopperisce in maniera eccellente alle assenze. Domenica arriva l’imprevedibile Casarano dell’ex Tedesco.

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lunedì 21 Novembre 2016

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:56)

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