Gioca, segna, vince e si concede anche il lusso di sprecare occasioni da goal. Continua a danzare a pieno ritmo il Bitonto che, dopo aver sfatato il tabù Vieste che non lo vedeva mai vittorioso, si conferma primo ballerino del teatro d’Eccellenza pugliese 2016/2017.
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Danza e fa danzare. Sogna e fa sognare. Il Bitonto è il regista e lo sceneggiatore di una trama che pian piano sta assumendo sempre più i contorni di un best seller destinato, comunque vada, a restare per sempre impresso nel tempo. Come il piede d’oro di quel Pietro Zotti, nimitabile direttore d’orchestra, che anche ieri ha messo il proprio nome nel tabellino dei marcatori con l’ennesima punizione capolavoro, numero di matricola del suo infinito repertorio. Infinito come il serbatoio di energie di Onny Turitto, la freccia barese neroverde che anche ieri ha macinato chilometri su chilometri, piazzando in rete la palla dello 0-2 che ha di fatto chiuso i giochi. Zotti e Turitto, i due rientranti dalle rispettive squalifiche, che la compagine neroverde ha potuto finalmente riabbracciare, e abbracciare assieme al resto della squadra, in occasione delle due reti. Abbraccio che, come da rituale ormai, ha visto protagonisti i leoni in campo e i tifosi sugli spalti. Abbraccio che celebra l’ennesima vittoria di una stagione fin qui fantastica.
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L’abbraccio più bello è quello che i neroverdi hanno rivolto al proprio allenatore Pasquale De Candia, trasportato in ospedale in ambulanza al calar della prima frazione di gioco, dopo aver accusato un improvviso malore. Il gesto più bello e significativo, che ha messo fine a momenti interminabili di ansia e paura. Indubbiamente il goal più bello.
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La partita
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Atletico Vieste: Innangi; Kouame, Partipilo, Sollitto, Gallo; Caruso, De Vita, Silvestri, Di mauro; Facecchia, Colella.
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Bitonto: Longo; Campanella, Elia, Cantatore; Turitto, De Santis, Capriati, Bonasia; Zotti, Manzari, Albrizio.
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Il Bitonto parte forte ed al 3’ sfiora il goal con la traversa di Bonasia di testa, su cross sul secondo palo, che si era trasformato in conclusione in porta. Al 10’ è ancora la traversa a negare il vantaggio al Bitonto, su colpo di testa da calcio d’angolo di Manzari. Un minuto più tardi Albrizio fallisce clamorosamente il tocco sottoporta su respinta del portiere per il vantaggio del Bitonto. La domenica sembra maledetta, ma a rompere l'incantesimo al 33’ ci pensa una punizione magistrale dal limite di Zotti, che lascia impietrito Innangi, il quale può solo osservare la sfera insaccarsi in rete per il goal del vantaggio del Bitonto.
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Al 40’ è Manzari a sparare al lato da buona posizione, su assist di Zotti. L’unico pericolo di marca Vieste arriva al 44’ con Facecchia, che a tu per tu con Longo calcia male e alto, gettando alle ortiche la palla del pareggio. All’intervallo è 0-1.
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La ripresa si apre col Bitonto ancora sotto choc per le condizioni di salute del mister. Impiega un quarto d’ora per provare la prima conclusione in porta. Al 59' è Albrizio a provare il destro da limite dell’area, che viene neutralizzato ottimamente da Innangi. La gara subisce una fase di stallo, ma al 79’ il Bitonto piazza il colpo del ko: Zotti pesca Albrizio in area, che ci prova con l’esterno destro, trovando la respinta di Innangi, sulla ribattuta si fionda come un rapace Turitto, che fa 0-2 e chiude di fatto il match. Al fischio finale è 0-2.
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Goal, occasioni fallite, paura e poi sollievo. È stata un turbine di emozioni la trasferta di Vieste per il Bitonto.
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Ora, testa al big match di giovedì con l’Audace Cerignola. Lo scontro al vertice più atteso del girone.
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