Calcio

Il Bitonto dice addio al sogno. 0-1 con l’Altamura

Danilo Cappiello
Neroverdi in campo
Una rete di Dibenedetto condanna i neroverdi all'eliminazione
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Il sipario sulla stagione 2016/2017 dell’U.S. Bitonto 1921 è ufficialmente calato. A precedere i titoli di coda, è stata una scena che meglio di qualsiasi altra rappresenta tutto ciò che il Bitonto è stato dall’inizio di luglio scorso sino a ieri: mister Pasquale De Candia che abbraccia e rincuora ogni suo singolo giocatore, sfinito e in lacrime. Sta tutta qui la lettura di questa stagione neroverde: un padre che abbraccia, ringrazia e difende i suoi figli dai (pochi ed ingrati) mugugni piovuti dagli spalti. Una famiglia sempre unita contro tutto e tutti. A cancellare un’annata fantastica non può e non deve bastare lo sfortunato intervento dell’estremo neroverde Pasquale Longo, beffato dalla traiettoria della punizione di Dibenetto, che è poi valsa la qualificazione ai murgiani. E sarebbe vile scaricare tutte le colpe della sconfitta su un ragazzo di 20 anni.

Le ragioni della sconfitta di ieri vanno cercate nello scarso cinismo sotto porta, specie nella prima frazione di gioco, e nella rincorsa poco lucida, disperata, eppure comprensibile al goal del pareggio nella ripresa, che avrebbe trascinato la gara ai supplementari e favorito i neroverdi. Il Bitonto è apparso volenteroso ma talvolta frenetico, confuso ed impaziente, nel voler provare a pungere la difesa biancorossa che invece ha retto più che bene a tutti gli attacchi avversari.

Così, sfinito, in lacrime e con la consapevolezza di aver dato il massimo, anche se quel massimo non è bastato, il Bitonto si è dovuto arrendere al fischio finale del direttore di gara. Fischio che ha sancito la fine di una stagione che, nonostante tutto, verrà ricordata come quella che ha riunito i bitontini ai colori neroverdi dell’U.S. Bitonto 1921, e che ha visto per la prima volta nella storia una presidentessa, Tina Aluisio, ormai idolo di una tifoseria intera.

La partita

Bitonto: Longo; Elia; Camasta; Capriati; Cantatore; Bonasia; Terrone; Lorusso; Manzari; Zotti; Turitto.

Altamura: Petruzzelli; Natale; Colaianni; Dibenedetto; Montrone; Montemurro; Morea; Lede; Del Core; Fernandez; Sisalli.

Parte forte il Bitonto, che dopo un solo minuto recrimina per un calcio di rigore negato a Manzari. Lo stesso Manzari che al 7’ non riesce ad indirizzare di testa un cross piovutogli dalla sinistra. Al 29’ il Bitonto fallisce l’occasione netta per indirizzare il match in suo favore: Terrone supera il portiere in velocità, lo dribbla, calcia a botta sicura, ma la sua conclusione viene respinta dalla disperata scivolata del difensore biancorosso. Sulla ribattuta è Manzari a non centrare lo specchio della porta, calciando alto.

Alla mezz’ora si fa pericoloso l’Altamura con Fernandez, che non sfrutta un disimpegno errato in uscita da parte del Bitonto. È il preludio al goal che arriva come una doccia fredda al 46’. Punizione dalla lunga distanza: in battuta ci va Dibenetto che, con una traiettoria beffarda, inganna Longo che si lascia scavalcare dalla palla.

Nella ripresa il Bitonto alza i ritmi, e si getta alla disperata ricerca del goal del pareggio. L’unica azione degna di nota è un tiro di Capriati al 75’, che termina centrale. L’Altamura prova a piazzare il colpo del ko con Del Core che fallisce a tu per tu con Longo la palla del raddoppio. Vani tutti i tentativi dei neroverdi di cercare, più per inerzia che per bravura tattica, la rete del pareggio, sino all’ultimo secondo dei 5 minuti di recupero. Al fischio finale è festa Altamura ed incubo Bitonto.

Per il Bitonto ora è tempo di bilanci in attesa di un’estate che si preannuncia rovente, in vista della programmazione futura.

lunedì 8 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:43)

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