Calcio

Bitonto nel caos, Noviello: «Pronto a cedere il titolo»

Danilo Cappiello
Al centro il presidente onoriario del Bitonto
Il presidente onorario analizza la situazione della squadra neroverde e fa appello ad imprenditori realmente interessati. Esclusa l'ipotesi di fusione con l'Omnia
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Come da buona tradizione che si rispetti, anche questa estate in casa U.S. Bitonto 1921 regna il caos. Unica certezza: l’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza pugliese 2017/2018. Questo è emerso ieri dal tanto atteso incontro fra il presidente onorario Francesco Paolo Noviello, la stampa locale e la tifoseria neroverde.

Un nulla di fatto o quasi, dunque. Una sola certezza fra le mani, qualche sogno destinato al tramonto e poche buone speranze accompagnate da qualche preghiera, per la notte che arriverà. Sembrano ben lontani, nonostante si parli di poco più di due mesi, i tempi in cui il Bitonto dominava assieme al Cerignola il campionato di Eccellenza, facendo sognare all’intera città la tanto venerata serie D.

Oggi, invece, la preoccupazione e l’obiettivo principiale è difendere la categoria stessa col coltello fra i denti, in una corsa alla salvezza che si preannuncia bollente sin dalla prima giornata.

Una situazione spinosa da affrontare, che il presidente onorario Francesco Paolo Noviello ha commentato così: «L’inizio della fine è stato indubbiamente la gara persa fuori casa 6-1 col Cerignola. Il gruppo industriale che fino a quel momento aveva investito pesantemente sulle sorti dell’U.S. Bitonto 1921 è rimasto profondamente deluso, decidendo di infine di abdicare e lasciando di conseguenza a me il da farsi sulle sorti della società neroverde».

Noviello ha tenuto a precisare che «l’U.S. Bitonto 1921 non ha alcun tipo di debito federale. Non so chi si diverte a mettere in giro certe voci. Anche perché sono voci che allontanano qualsiasi tipo di avvicinamento alla società da parte di imprenditori interessati».

La questione degli imprenditori esterni da sempre rappresenta un argomento spinoso per il sodalizio neroverde. E proprio su questo punto è stata fatta luce al cento per cento da parte del presidente onorario: «Se qualcuno è realmente interessato alle sorti del Bitonto – ha affermato sono disposto a cedere il titolo gratis. Purché sia gente che davvero nami questi colori e si applichi con tutte le proprie forze affinché nquesta piazza riacquisisca i palcoscenici sportivi che merita. Al nmomento però, in data 7 luglio, nessuno si è ancora fatto vivo in nmaniera concreta. Al momento, dunque, tutto quanto possiamo garantire nalla piazza, è una salvezza dignitosa. Non possiamo al momento ripeteren la stagione dello scorso anno».

Per una parte della Bitonto calcistica che naviga in mare aperto in attesa della corrente giusta, ve n’è un’altra, quella rivale, che invece viaggia in senso opposto. E sull’ipotesi sollevata dai presenti all’incontro di ieri, riguardo un’ipotetica fusione fra le due società, i tifosi e Noviello si sono espressi così: «Crediamo che al momento una fusione fra le due società sia impensabile».

U.S. Bitonto ed Omnia Bitonto sono tuttavia unite anche dalla questione Città degli Ulivi: «Bisogna capire come verrà effettuata la gestione dello stadio da parte del Comune. Perché è impensabile che entrambe le squadre si allenino e giochino sullo stesso manto erboso per nove mesi. Mi auguro che tale situazione venga risolta al più presto» ha commentato Noviello.

Il futuro dell’U.S. Bitonto 1921 è appeso dunque ad un filo sottile. Restano ancora sconosciuti i nomi dell’ipotetico allenatore e dei papabili acquisti. L’estate nera, più che verde, è ufficialmente iniziata.

sabato 8 Luglio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:12)

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