Questo Bitonto non conosce l’impossibile. Sfida la storia e, oltre che crederci, i miracoli li fa anche.
La banda di mister Zinfollino, grazie ad una prova superlativa, sfata il tabù del comunale di Terlizzi, che aveva visto i neroverdi perennemente sconfitti in tutti i precedenti. Tabù sfatato, dunque, grazie a quella che ormai è una specialità della casa: la rimonta. Quella di ieri infatti è stata la terza rimonta stagionale ad opera dell’Us Bitonto 1921. A contraddistinguere la gara, e a renderla memorabile, è stata ancora una volta la reazione di cuore, di cattiveria ed orgoglio, avuta dai leoncelli nella ripresa.
Nella prima frazione di gioco, complice il goal subito, i neroverdi non sono riusciti ad imporre il proprio gioco, cercando più con la rabbia che col tatticismo, sortite offensive per giungere al pareggio. Sortite offensive vanificate dallo scarso cinismo all’interno dell’area di rigore. Nella ripresa, la gara assume contorni spettacolari. A rimetterla in pari per il Bitonto è l’eurogoal di Terrone, il quale servito da Moscelli, s’inventa una sforbiciata volante in area, che beffa il numero uno molfettese per il pareggio neroverde: una rete liberatoria per la punta tranese. Il Bitonto ci crede e fa partire un assedio al fortino biancorosso, che regge egregiamente sino al minuto ottantadue. A far cadere definitivamente il muro molfettese è il capolavoro su punizione di Moscelli, che dal limite ed a 41 anni, dimostra ancora di avere il piede caldo, indirizzando la palla sotto l’incrocio, e mandando in visibilio tutto il settore neroverde presente ieri in quel di Terlizzi. Sugli spalti è già festa. Quando la gara però sembrava essere orami andata in archivio, a tre minuti dalla fine, un brivido di freddo percuote la schiena di tutti i componenti Us Bitonto 1921. L’ex Albrizio di forza conquista un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta l’altro ex Vito Dentamaro a sfidare il numero uno bitontino Addario. Dentamaro calcia a botta sicura, ma la sua conclusione viene respinta dal volo di Addario, che mette la parola fine sul match ed apre ufficialmente i festeggiamenti in casa neroverde. Festeggiamenti, corononati con un selfie di squadra. Immagine simbolica, che più di qualsiasi altra immagine rappresenta la forza, l’unione e la determinazione di questo gruppo che, di gara in gara, continua a sfidare le leggi dell’impossibile.
La partita
Molfetta: Savut; Festa, Martinelli, Pinto, Lorusso; Dentamaro, Lobascio, Capriati, Fabiano; Albrizio, Facecchia.
Bitonto: Addario; Bartoli, Camasta, Elia, Bonasia; De Santis, Giancaspero, Terrevoli; Moscelli, Manzari, Terrone.
Il Molfetta parte bene, e dopo la parata al 10’ di Addario su Albrizio, al 21’ passa grazie alla splendida girata al volo di Facecchia che termina in rete sul secondo palo. Al 31’ il Bitonto ci prova con Manzari, la cui conclusione sibila il palo. Un minuto più tardi è Terrone ad avere la palla del pareggio. La sua conclusione però viene bloccata a terra da Savut. All’intervallo è 1-0 per il Molfetta. Nella ripresa il Bitonto cambia passo. Al 48’ Terrone di testa sfiora la rete del pareggio. Due minuti più tardi, lo stesso attaccante tranese s’inventa una rete da favola, che vale il pareggio bitontino. Al 58, solo un super intervento di Savut nega la gioia del goal a De Santis. Al 78’ invece, è Addario a prendersi gli applausi per la parata su colpo di testa ravvicinato di Albrizio. All’82’ il Bitonto passa: punizione magistrale dal limite di Moscelli, che manda la sfera sul secondo palo, facendo esplodere il tifo neroverde. All’87’ Addario fa scorrere i titoli di coda sul match neutralizzando dal dischetto la conclusione di Dentamaro. Al 92’, secondo dei cinque minuti di recupero, è il neo entrato Samb a tu per tu col portiere a fallire la palla del tris ospite. Al fischio finale è 1-2 Bitonto in rimonta, e festa grande sugli spalti.
Prossimo impegno, giovedì 5 ottobre in Coppa Italia, contro la Vigor Trani.