Stavolta è davvero finita. È calato il silenzio ed allo stesso tempo il sipario al fischio finale di ieri, sul “Città degli Ulivi”. E, in quello stesso silenzio, han fatto rumore le cadute rovinose e maldestre di tutte le speranze, i sogni e le aspettative della seconda annata consecutiva terminata con una delusione cocente. È infatti un Bitonto ancora una volta spettatore indifeso di una proiezione triste e desolante, quello uscito vincente si, ma allo stesso tempo sconfitto dalla gara di ieri. Un Bitonto ancora una volta protagonista di un finale crudele, ingrato, ma soprattutto già visto.
Non è bastata ai neroverdi bitontini infatti la vittoria conseguita ieri ai danni del Corato con una rete del classe 2000 Terrevoli nella ripresa. Causa la concomitante vittoria casalinga del Gallipoli, matematicamente sia Bitonto che Corato sono state tagliate fuori dai discorsi play-off, per una sola lunghezza.
Ed è proprio quel singolo punto che rende ancora più amaro questo finale di stagione. Perché in quel singolo punto vengono a galla tutte le chance sprecate durante la stagione, sia per gli infortuni di Rana e Manzari, sia per prestazioni da lode ma senza reti, che per prestazioni che han lasciato molto a desiderare. Sta tutta lì la sintesi di questa stagione neroverde: fuori per un punto. Esattamente come aver corteggiato il proprio sogno per una stagione intera, averlo cullato all’interno delle proprie braccia, credere di averlo fatto proprio e poi scoprire di averlo perso per sempre solo quando lo si è potuto accarezzare con la mano al di là di un vetro. Quel che resta, nonostante tutto, è un miracolo a metà in casa neroverde: splendido nella prima metà di stagione, da incubo nella seconda parte. E, come ormai consuetudine, solamente l’ennesima estate bollente svelerà da quale parte del miracolo penderà l’ago della bilancia. Per il momento, è solo ora di tornare a casa, fare i conti con se stessi e poi provare, nonostante l’umore a pezzi, a guardare al futuro.
Prima dell’inizio della gara, toccante e commovente commemorazione a Michele D’Acciò, storico terzino neroverde, la cui targa commemorativa è stata scoperta nella tribuna adiacente la sala stampa.A condurre la cerimonia è stato il fiduciario Coni e giornalista Nicola Lavacca. Presenti, oltre ai familiari, ai parenti ed agli ex compagni di squadra, anche l’assessore Domenico Nacci.
La partita
Us Bitonto: Addario; Camasta, Elia, Pagone; Terrevoli, Caprioli, Piperis, Sisalli; Modesto, Rana, Manzari
Corato: Leuci; Belluoccio, Zinetti, Colangione, Altares; Cormio, Diagnè, Piaruli; Sguera, Lacarra, Negro
La prima occasione del match è di marca ospite con Sguera che da calcio piazzato al limite dell’area di rigore, stacca di testa ma centrale. Di facile preda e lettura per Addario. Risponde il Bitonto al 34’ con Manzari, che direttamente da calcio di punizione, si vede negare la gioia della rete prima dal guantone di Leuci, poi dal palo. All’intervallo è 0-0 in una gara fisica ma con poche occasioni da rete.
Nella ripresa il Bitonto parte forte alla ricerca di un goal che lo possa qualificare ai play-off, e la prima occasione giunge al 49’ con Terrevoli che in area sterza sul sinistro, ma calcia alto. Al 58’ è Manzari a provarci di testa ma la sua conclusione termina abbondantemente al lato. Al 64’ il Bitonto trova la rete: ottima la combinazione Manzari-Rana, con quest’ultimo che a tu per tu con Leuci si vede opporre la conclusione mirata sul secondo palo; Altares riesce a respingere sulla linea, ma sulla ribattuta è più lesto di tutti Terrevoli che insacca e rende vano anche il secondo tentativo di respinta del centrale difensivo coratino. Il guardalinee convalida la rete ed il Bitonto passa in vantaggio: 1-0. Il Corato prova a reagire ma sia Sguera che Lacarra non centrano il bersaglio grande per scarsa precisione in area di rigore, ed al fischio finale è 1-0 Bitonto, costretto a salutare con infinita amarezza il pubblico di casa, il proprio campionato ed i propri sogni play-off.