Calcio

Anche Pasquale Bacco vicino all’ingresso nel Bari Calcio. Niente da fare: ripartirà dalla D

Tommaso Cataldi
Pasquale Bacco ad AntennaSud
L'amministratore delegato della Meleam ha provato a salvare il Bari. Svanita anche l'opzione Serie C, coi tifosi che hanno respinto la chance di Canonico
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Il calcio barese sta vivendo da ieri un dramma, a causa della mancata iscrizione del Fc Bari 1908 in Serie B, dovuta alla mancata ricapitalizzazione necessaria di 3 milioni di euro che avrebbe dovuto sostenere il presidente Cosmo Giancaspro o qualche altro imprenditore.

Si sono vissute ore febbrili sino alla dead line di ieri pomeriggio alle 18. C’era la cordata italo-inglese formata da Ferdinando Napoli e dal presidente del Leeds Calcio Andrea Radrizzani, i quali hanno tentato sino all’ultimo di salvare il Bari. Ma la scoperta di una nuova e peggiore situazione debitoria, sommata alla ristretta tempistica di studiare per bene carte e bilanci, hanno determinato il definitivo passo indietro della cordata.

Nelle ultime ore erano emerse anche altre possibili soluzioni per la ricapitalizzazione del Bari, tra cui la Meleam guidata dal bitontino Pasquale Bacco, ospite ieri della trasmissione “Passione biancorossa” su AntennaSud. «Venerdì sono stato contattato dal mondo politico – aveva scritto la Meleam sulla sua pagina Facebook, dichiarazioni poi ribadite anche da Bacco in diretta –. Tanti ci hanno invitato a non intervenire ‘comunque vada ci diranno che vogliamo pubblicità e ci massacreranno’. Ma Bari a tre milioni era un’occasione d’oro. Convocati a Palazzo di Città, ci siamo presentati, io e l’ingegner Saverio Cirillo, alla presenza dell’avvocato Biga e del dottor Pellegrino. La notte tra venerdi e sabato l’abbiamo passata a Napoli. Abbiamo quindi comunicato al Sindaco l’assoluta disponibilità a versare i tre milioni. Contattato, Giancaspro ci chiedeva di raggiungerlo su Roma. Gli unici contrasti nascevano dalla richiesta di 16 milioni per il restante 30%. Si decideva di procedere facendo cadere la condizione dell’impegno a vendere le quote residue. Preso atto della portata mediatica della nuova cordata e con il rischio di diventare elemento di disturbo, comunicavamo il metterci da parte confermando la disponibilità a rientrare. Giancaspro fino a domenica alle 23 ci ha invogliato ad agire in maniera diretta ma abbiamo rifiutato. Fossimo intervenuti e qualcosa fosse comunque andato storto avremmo avuto tutta la Puglia contro; troppo rischioso soprattutto considerato i precedenti».

Ora potrebbero essere due le soluzioni per il Bari: iscrizione in Serie C – anche se molto remota ormai – o la ripartenza dai dilettanti. Riguardo la prima ipotesi, ieri sera il presidente del Bisceglie Calcio, Nicola Canonico aveva annunciato una “scorciatoia”: spostare il titolo del Bisceglie, squadra che milita in Serie C, a Bari e chiamarla As Bari 2018. Un’operazione già completata, mancava soltanto il consenso della Federazione. Operazione però respinta dai tifosi baresi con striscioni in tutta la città – anche sotto casa di Canonico – costringendo il presidente del Bisceglie a ritirare la sua offerta per il Bari.

Non resta quindi che l’iscrizione in Serie D, nella mani – ci si augura – di gente seria e corretta, di gente che conosce e ama il calcio, rendendo capace una rinascita della società biancorossa come una fenice, per riportarla ai fasti che le competono, come lo è stato per il Parma quest’anno. E chissà che non ci sia un derby Bari-Bitonto…

martedì 17 Luglio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:58)

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