Politica

“Lista Civica Nazionale”, nasce un nuovo soggetto politico

Michele Cotugno Depalma
Un momento dell'incontro
L'insieme dei movimenti e delle liste civiche locali, che hanno scelto di sciogliersi per diventare un'unica lista civica nazionale
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Democrazia diretta al proprio interno. Più voce e potere ai cittadini. Riforma della politica con misure anti-casta, con susseguente abolizione dei vitalizi e del finanziamento ai partiti.

Attuazione della Costituzione. Salvaguardia del territorio, dei beni comuni e della legalità. Lotta alla corruzione ed alla evasione fiscale.

Questi alcuni obiettivi della "Lista Civica Italiana", il volto nuovo della politica dello stivale, l'aggregazione che vede la partecipazione di movimenti, associazioni e reti civiche di tutto (o quasi ) il Belpaese che hanno deciso di passare dal locale al nazionale sotto un unico simbolo, e che nasce ufficialmente due anni fa ma è stata consacrata il 7 ottobre scorso.

E, per non farsi mancare proprio niente, la "Lista Civica Italiana" si è dotata anche di una carta d'intenti, da dove si evincono i loro leit-motiv: "Proposta alternativa al sistema dei partiti"; "essere civici"; "diventare una grande rete di cittadini protagonisti".

Poi, a seguire, l'economia sostenibile, acqua pubblica, dramma del lavoro, riduzione costi della politica, lotta alle massonerie, alle mafie, la criminalità organizzata e le organizzazioni segrete, riaffermazione dei diritti umani, andare oltre l'antipolitica.

E proprio con l'antipolitica questo nuovo progetto politico si è presentato a Bitonto nei giorni scorsi.

"Le elezioni del prossimo Aprile saranno storiche per l'Italia e per l'Europa– afferma Matteo Scarlato, referente Puglia della "Lista Civica Italiana"- perchè se affrontate con le classiche categorie inaugureranno malissimo la Terza Repubblica".

"Noi non nasciamo per far crescere il nostro simbolo, ma per far emergere una volontà di rinnovamento vero in Italia, un rinnovamento portato avanti dai cittadini reali, convinti e protagonisti", continua il professore.

Italo Campagnoli (referente nazionale), invece, evidenzia come la politica ultimissima sia composta in gran parte da sindaci che hanno alle spalle liste civiche e non partiti.

Racconta, poi, che il civismo non è nuovo nello stivale perchè già 7 anni fa qualcun altro ci aveva provato, "ma poi i partiti hanno avuto paura e tutto si è sciolto"; parla di possibili alleanze con Beppe Grillo ma con i partiti tradizionali, e di "lista civica italiana che vuole dare speranza a chi non vuole andare più a votare".

Dice la sua anche Michele Zema, già Italia dei Valori, e grande attivista del nuovo soggetto politico all'ombra dell'olivo.

"Il nostro lavoro politico come Lista Civica Italiana è di creare una nuova struttura politica che faccia dei cambiamenti sostanziali per una nuova classe dirigente e per un rinnovo dell’assetto politico, destinato al cambiamento e al ricollocamento delle risorse lavorative che hanno perso il lavoro", afferma, aggiungendo che "dalla Prima alla Seconda repubblica abbiamo visto le trasformazioni della politica, che, furbescamente, nella distrazione del popolo italiano, è riuscita a cambiare la legge elettorale da proporzionale a maggioritario con preferenze non più ai candidati da eleggere, ma alle liste bloccate dei partiti".

 

venerdì 16 Novembre 2012

(modifica il 29 Giugno 2022, 10:40)

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