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Verde nel parco ex Contessa, SOS da Mowgli e VogliAMO Bitonto Pulita

La Redazione
Verde incolto nel Parco ex Contessa
In una lettera aperta a sindaco e assessore Bonasia, l'elenco delle criticità evidenziate dall'agronomo Gravinese e l'offerta a collaborare
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L’associazione Mowgli e il movimento VogliAMO Bitonto Pulita si rivolgono ai rappresentanti dell’amministrazione comunale per “esprimere perplessità e relative osservazioni e suggerimenti sullo stato della Cittadella del Bambino nel Parco dell’ex Contessa”.

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La struttura, inaugurata a febbraio 2020 e nella quale – sottolineano – operano “con alto valore meritorio” alcune realtà cooperativistiche locali, è stata oggetto di analisi approfondita sullo stato del verde da parte dell’agronomo forestale Claudio Gravinese.

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Mowgli e VogliAMO Bitonto Pulita evidenziano, in una lettera aperta indirizzata all’assessore al Verde e decoro urbano Cosimo Bonasia e al sindaco Michele Abbaticchio, le criticità emerse a seguito di sopralluogo tecnico.

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Innanzitutto la recinzione e i cancelli d’ingresso, che risultano già in avanzato stato di deterioramento, del tutto ricoperti di ruggine, pericolosa per i tanti bambini e ragazzi che frequentano il parco.

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Sullo stato della vegetazione, poi, un lungo elenco: sette esemplari adulti di leccio in avanzato stato di deperimento “a causa di potature scellerate che li hanno debilitati e resi vulnerabili ad attacchi parassitari”</em>; numerosi giovani lecci che potrebbero non sopravvivere all’infestazione afidica (vista l’accertata presenza di parassiti che attaccano le querce, non era indicato piantare ulteriori giovani esemplari della medesima specie); un pino decisamente instabile, che richiederebbe un taglio per la sicurezza dei fruitori del parco; esemplari di cipresso e cedro sui quali andrebbero svolti test di stabilità.

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Dall’analisi tecnica agronomica è emerso inoltre che vi sono esemplari di roverella attaccati da agenti patogeni; piccoli cespugli di rose scarsamente curati che, a causa della presenza di spine, potrebbero essere pericolosi; oleandri tossici, che contengono cardenolidi capaci di alterare il ritmo cardiaco, causando aritmie di varia natura se venute a contatto con la bocca; numerosissime piante di alloro posizionate in modo tale da non permetterne un adeguato sviluppo; prato in evidente stato di abbandono.

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In definitiva, l’intenzione di riproporre una vegetazione mediterranea è stata disattesa, poiché delegata essenzialmente a vivaisti, esperti di vendita e non di arboricoltura.

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“La volontà di lasciare intonse le specie già presenti ha portato ad una combinazione a dir poco sconsiderata di tutta la vegetazione presente”, conclude Gravinese, che insieme a Mowgli e VoglAMO Bitonto Pulita offre ulteriori pareri e consigli “per una proficua collaborazione con le istituzioni”.

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domenica 17 Gennaio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:12)

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