Dopo l’ingresso ufficiale lo scorso 25 gennaio a Bari, ieri il nuovo arcivescovo monsignor Giuseppe Satriano ha fatto il suo ingresso a Bitonto con una celebrazione solenne nella nostra cattedrale. Né il freddo né la giornata piovosa hanno fermato i fedeli delle parrocchie bitontine e delle frazioni di Palombaio e Mariotto che, opportunamente contingentati secondo le normative anticovid, hanno voluto salutare il nuovo Pastore della chiesa di Bari-Bitonto.
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Monsignor Satriano ha dedicato la celebrazione eucaristica agli ammalati e a coloro che stanno soffrendo in questo particolare momento, anche a causa del coronavirus, allacciandosi proprio al Vangelo di questa domenica che parla della guarigione di un lebbroso.
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“La malattia incattivisce – sono state le sue parole durante l’omelia – ma dà al malato anche la forza per superarla”. E, riferendosi a coloro che assistono gli ammalati, Satriano ha ricordato come sia “difficile fare del bene senza sporcarsi le mani perché la guarigione non arriva senza una relazione autentica”, sottolineando la mancanza di relazioni che sta danneggiando soprattutto i più giovani.
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“Solo la compassione può sconfiggere l’indifferenza – ha continuato monsignor Satriano – e papa Francesco infatti ci indirizza verso questa parola chiave: la compassione. Ossia il comportamento opposto all’ipocrisia, che s’innesca solo creando relazioni: infatti lo stile di Gesù è inclusivo a 360 gradi e anche noi dobbiamo fare lo stesso, per nutrire il nostro essere chiesa anche nei confronti dei più bisognosi”.
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“Lo sguardo di carità non può essere elemosina ma dev’essere servizio – è stato il monito finale lanciato dall’arcivescovo – perché altrimenti la fede rischia di risultare un semplice esercizio verbale. Invece, come ricorda papa Francesco, dobbiamo coinvolgerci nelle vite degli altri”.
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A fine celebrazione, come simbolo di benvenuto da parte della chiesa bitontina, a monsignor Satriano sono stati consegnati un arazzo raffigurante l’immagine dell’Immacolata ed una lamina d’argento con impressa l’effige della cattedrale.
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Sì è vero ma i Padri della Chiesa ci insegnano anche come la compassione, e ogni altro sentimento di amore verso il prossimo, è frutto della Grazia di Dio, un dono di Dio da chiedere con la preghiera. Non può essere solo un impegno o uno sforzo personale.
Cattedrale? sino a quando Mgr Magrassi fu anche Vescovo di Bitonto e lasciò il suo ausiliare Mgr Padovano ok! Ma oggi dove è posizionata la cattedra nel Duomo dedicato a S.Valentino?