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Concorso Aldo Moro, borsa di studio alla bitontina Alessandra Masellis

Mariella Vitucci
Alessandra Masellis premiata in Consiglio regionale
Sedici anni, studentessa dell'istituto Vitale Giordano, è stata premiata ieri in Consiglio regionale
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Si chiama Alessandra Masellis e ha sedici anni. Ne aveva quindici quando, durante il lockdown e per tutta l’estate scorsa, si è dedicata per oltre cinque mesi alla sua tesi su Aldo Moro. Il premio per tanto impegno è arrivato ieri: questa ragazza bitontina dai lunghi capelli castani, studentessa della III A settore Turismo dell’istituto tecnico economico Vitale Giordano, è stata premiata tra i vincitori del concorso "Aldo Moro" 2020. Le è stata conferita una delle dieci borse di studio messe in palio per la quarta edizione del contest dedicato alla memoria dello statista pugliese ucciso dalle Brigate Rosse, organizzato dalla Sezione Biblioteca e Comunicazione istituzionale del Consiglio regionale della Puglia.

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Grande emozione per Alessandra, la più giovane dei premiati, provenienti da tutta la Puglia. “È stato un vero onore partecipare alla cerimonia di premiazione nel Palazzo del Consiglio, che è la casa di tutti i pugliesi. Ho provato gioia e orgoglio, e ancora incredulità per questo riconoscimento inaspettato, ottenuto per un progetto che consideravo più grande di me”, commenta Alessandra. Nel suo lavoro di sedici pagine, dal titolo “Aldo Moro e i 55 giorni”, ricostruisce la storia del rapimento, della prigionia, dell’assassinio e delle indagini sul delitto dello statista della Democrazia Cristiana, con una dovizia di particolari che è frutto di un  lavoro di ricerca e selezione delle fonti durato cinque mesi. Ma quel che traspare è soprattutto la grande ammirazione per l’uomo Aldo Moro, per la sua grande statura morale, evidente nelle frasi riportate in maiuscolo per rimarcarne la forza. Come quella struggente scritta dalla sua prigione, nell’ultima lettera indirizzata alla famiglia prima d’essere ucciso: VORREI CAPIRE, CON I MIEI PICCOLI OCCHI MORTALI, COME CI SI VEDRÀ DOPO. SE CI FOSSE LUCE SAREBBE BELLISSIMO.

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Leggere, scrivere, dipingere sono le passioni di Alessandra Masellis, che a scuola eccelle in italiano. A BitontoLive racconta il suo batticuore durante la premiazione in Consiglio regionale: “Poter entrare in quella struttura immensa e imponente per me è stato davvero un sogno”.

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Accanto a lei, a condividere quest’emozione, c’erano la mamma Patrizia e lo zio Lello. È stata proprio la madre – rivela Alessandra – a convincerla a partecipare. “Aveva saputo del bando dalla professoressa Lucrezia Avitto, docente del Vitale Giordano, e me ne parlò. Ma io non mi sentivo all’altezza. Poi guardammo insieme un film sulla vita di Aldo Moro, Il professore, e iniziai ad appassionarmi a questa figura. Allora decisi di provarci”.

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“Mi sono gettata a capofitto – continua – in questo progetto: ho cercato e selezionato articoli di giornale, ho ascoltato ore d’interviste dell’onorevole Gero Grassi (promotore del concorso, ndr), trascrivendo appunti e schematizzandoli. Alla scrittura vera e propria ho dedicato i mesi estivi, poi a settembre scorso ho consegnato il lavoro. Senza nessuna speranza di poter vincere. Poi una domenica mi è arrivata la telefonata della mia professoressa di italiano, Agnese Ferrara, che mi comunicava la vittoria. Ricordo ancora come tremavo, ero letteralmente senza parole”.

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Ora che ha ritrovato le parole, Alessandra tiene a dedicare questo premio alla madre e al nonno Giuseppe, gli unici a sapere della sua partecipazione al concorso. “Non ho voluto parlarne con nessuno per non dare a me stessa false speranze”.

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Orgogliosa senza presunzione, ora guarda al suo futuro con più forza e ottimismo. Da grande sogna di fare l’avvocato penalista “perché tutti hanno diritto ad una difesa giusta”, ma anche l’attrice di cinema (il suo mito è Mastroianni).

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In questi mesi di pandemia la scrittura, il disegno e la pittura sono il suo rifugio, la sua “fuga” dalla realtà. Il premio le ha dato nuova spinta per continuare a studiare, ad impegnarsi. “Di Aldo Moro mi ha colpito proprio il suo monito ai giovani a studiare, perché grazie allo studio si possono realizzare i sogni”.

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Sogna, ragazza, sogna.

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mercoledì 17 Febbraio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:02)

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MICHELE CORTESE
MICHELE CORTESE
3 anni fa

Bello esempio per altri giovani emergenti la Puglia ne e' fiera come tante realta' che portano in giro le valenze della nostra madre terra. AUGURI

giuseppi
giuseppi
3 anni fa

BRAVISSIMA! COMPLIMENTI!
IL GIORNALE POTREBBE FARSI PROMOTORE DELLA PUBBLICAZIONE DEL LAVORO PREMIATO, DANDO LA POSSIBILITA' AD ALTRI GIOVANI DI CONOSCERE UNA DELLE MIGLIORI MENTI CHE LA PUGLIA E L'ITALIA INTERA ABBIANO MAI AVUTO.
UOMO BUONO E GENEROSO CHE LA DELIQUENZA POLITICA DI RAGAZZI ESALTATI DA CERTA POLITICA DEL TEMPO HA SOTTRATTO AD UNA NAZIONE TANTO BISOGNOSA DEL SUO GENIO UMANO