Equità e continuità nell’assistenza, maggiore ascolto dei bisogni delle famiglie, interventi mirati per colmare eventuali carenze di infermieri e operatori: così sarà potenziato e migliorato il servizio di assistenza domiciliare integrata in favore dei pazienti più fragili e complessi. Un impegno che la Direzione generale dell’ASL Bari ha condiviso ieri nel corso di un incontro con i rappresentanti dell’associazione ConSlancio onlus, vicina alle famiglie dei malati di SLA.
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“Sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta per implementare il servizio di assistenza domiciliare con infermieri che acquisiscono sempre più professionalità e che collaboreranno con la cooperativa nell’unico interesse di mettere al centro sempre la salute del paziente”, ha commentato Felice Spaccavento, responsabile della Unità operativa di Fragilità e complessità.
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In vista del passaggio di consegna alla società cooperativa sociale Auxilium che gestirà il servizio a partire dal 1° marzo, il Dipartimento di assistenza territoriale e l’Unità operativa semplice di Fragilità e complessità hanno fissato una serie di azioni da mettere in campo a sostegno dei pazienti. A partire dalla necessità di valutare tutti i piani assistenziali, in modo da assicurare un’assistenza uniforme sul territorio per soddisfare i bisogni rilevati.
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Le attività messe in campo dalle strutture ASL s’inseriscono nel più ampio progetto sperimentale presentato al Dipartimento Salute della Regione, destinato a rappresentare un modello organizzativo per l’assistenza di casi gravissimi.
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