Attualità

Il giornalismo, fotografia del presente. Ma attenzione ai “ritocchi”

Classe II B liceo scientifico "Fermi" di Bari
Focus sul giornalismo
Fake news, mito dell'imparzialità e inganni dell'infotainment nella video lezione con la giornalista Mariella Vitucci
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L’importanza del mestiere di giornalista, la sua evoluzione nel tempo e temi di attualità come fake news e infotainment: sono stati gli argomenti affrontati in una video lezione con con la giornalista professionista Mariella Vitucci. 

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Gli articoli di giornale di oggi potranno rappresentare una fonte per scrivere la storia di domani? Il giornalismo può essere visto come la “fotografia del presente” che deve informare il pubblico e, se abbastanza imparziale, può rappresentare una fonte storica. E proprio sul concetto di “imparzialità” ci siamo soffermati. Esistono giornali di partito o comunque “schierati” in maniera manifesta, dove il lettore cerca conferme alle proprie opinioni, ed altri che dovrebbero dare informazioni non di parte. Ma non sempre è così, e spetta al lettore attento imparare a distinguere la notizia dal commento.

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Il giornalista – ci ha spiegato Mariella Vitucci – non è un robot e, per forza di cose, interpreta i fatti, già da come sceglie di disporre le informazioni in un articolo (ordine delle 5 W). Ecco perché ogni notizia è soggettiva.

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Abbiamo anche esaminato alcuni programmi tv di “infotainment”, un ibrido tra informazione e intrattenimento, nei quali il racconto dei fatti non sempre è affidato a giornalisti di professione, e le notizie vengono confezionate per fare spettacolo.

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“Notizie non vere ma verosimili, credibili”: queste sono le fake news. Notizie create a tavolino, con lo scopo di ingannare il lettore e distribuire false informazioni in modo da creare confusione di massa e pilotare l’opinione pubblica. Una pratica che sta dilagando nell’era di Internet e dei social. Un recente report della Stanford Graduate School of Education ha dimostrato che molti studenti liceali hanno problemi nel giudicare la credibilità delle informazioni trovate online. Anche i social media fanno la loro parte, giocando un ruolo cruciale nella diffusione delle notizie “fake”.

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Facendo un salto nel passato, i miti non si possono considerare vere e proprie “fake news” ma un modo per spiegare fenomeni, un tempo incompresi, alla popolazione.

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A fine dibattito abbiamo affrontato il tema delle nuove schiavitù, presenti in molte parti del mondo, come lo sfruttamento della forza lavoro e l’induzione alla prostituzione. Violazioni dei diritti fondamentali degli esseri umani. Uno dei fenomeni che ci tocca più da vicino è il caporalato, ovvero lo sfruttamento di lavoratori spesso migranti, esercitato dai cosiddetti  “caporali”, intermediari che reclutano e organizzano la mano d’opera in modo illegale. I braccianti lavorano per molte ore, senza misure di sicurezza e con salari molto ridotti. Questa pratica è diffusa in tutta Italia e si concentra nei settori di allevamento, agricoltura e facchinaggio.

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Mariella Vitucci ci ha spinti a riflettere anche su altre forme di “sfruttamento” sotto traccia, come quello dei collaboratori senza contratto nel mondo del giornalismo, sottopagati nonostante la grande fatica e importanza del loro lavoro.

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È stato un confronto coinvolgente, in cui abbiamo potuto approfondire vari temi che ci toccano da vicino e ampliare il nostro orizzonte sulla realtà.

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mercoledì 21 Aprile 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 13:36)

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