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Lettera a Miki: «Guardaci da lì e non dimenticare di sorridere»

Danilo Cappiello
Michele Perrini
Domenico Perrini scrive al fratello Michele, scomparso un anno fa. Oggi il primo memorial a lui dedicato, al "Città degli Ulivi"
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Esattamente un anno fa, il 17 luglio del 2020, Michele Perrini perdeva la vita in un incidente sul lavoro, nella zona artigianale di Bitonto. Aveva 23 anni.

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In suo ricordo, il fratello Domenico ha organizzato un memorial che avrà luogo oggi nello stadio comunale.

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Abbiamo raccolto il ricordo di Michele tracciato dal fratello Domenico. Una lettera. Parole che volano in cielo. Parole che riempiono di nostalgia il cielo d’estate e gli ultimi sussulti di luglio, quelle che Domenico lascia correre sul tragitto fra la strada e le stelle, per suo fratello.

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Parole arteriose. Parole che pulsano sotto i vestiti, che tengono il tempo alle emozioni e che spalancano una coperta di brividi, quando volano libere e leggere ad un sospiro dalla pelle.

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Parole di vuoti incolmabili, di piccole abitudini perdute, di domande unilaterali, di momenti di normalità cancellata, e di ricordi profumati che hanno una sola e propria voce: quella di Michele, Miki.

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«Ciao Miki, tu lo sai, organizzare tornei è sempre stata la mia passione, eppure questo torneo, o memorial che sia, proprio non lo volevo organizzare. Avrei preferito essere da tutt’altra parte del mondo, magari con te a fare tutt’altro.

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In questi mesi di assenza, però, ho imparato che ricordarti con un sorriso è la cosa migliore che possa fare, nonostante mi manchino le tue risate, i tuoi occhi che sorridevano prima ancora della bocca e quella tua voce che ancora oggi risuona nei miei pensieri, ogni volta che sono lì a ricordarti.

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Ho perso la mia spalla, la mia metà perfetta, la persona con la quale mi confidavo.

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Ho perso lo specchio della mia vita, quello con cui facevamo i conti a vicenda quando le cose non andavano per il verso giusto.

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Ho perso la mano che trovavo alla fine del mio braccio, quando c’era da rialzarsi da terra e tornare al sorriso, perché se eri felice tu, allora lo ero automaticamente anche io.

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Mi mancano le partite assieme, e proprio ora assume ancor più valore quel derby di Milano finito 1-0 per l’Inter in cui ha segnato Guarin.

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Te lo ricordi lo stadio quel giorno e quante emozioni ci abbiamo lasciato dentro? Abbracci, sorrisi, gioia, lacrime.

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A casa niente di meno rispetto a quello che sai. Ci manca tutto di te. Più di tutto, ci mancano le tue sfilate sulla passerella del corridoio, quella che percorrevi in senso opposto più e più volte, ogni qualvolta dovevi mostrarci l’outfit particolare della serata. Ti abbiamo preso in giro chissà quante volte per quelle sfilate, e pensare che erano una delle cose più belle che avevi.

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Ci manca la nostra quotidianità, quella del quadretto familiare che tira avanti al domani contro tutto e tutti. Quella dei pasti ad orari differenti durante la settimana e quella del ritrovo abituale della serie A alla domenica pomeriggio.

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Quella delle domeniche al “Città degli Ulivi”. Si, proprio lo stadio che oggi farà da teatro al primo memorial in tuo onore. Perché ti arrivi forte e chiaro fin lassù dove sei, che quaggiù nessuno, e dico nessuno, si è dimenticato uno solo istante di te.

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Guardaci giocare dal tuo posto in tribuna, e sorridi insieme a noi se proprio non riusciamo a fare a meno, durante la gara, di sembrare un po’ ridicoli.

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Ciao Miki.

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Tuo fratello Domenico».

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sabato 17 Luglio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 13:04)

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Vincenza abbatantuono
Vincenza abbatantuono
2 anni fa

Con un magone alla gola e gli occhi pieni di lacrime ti abbraccio forte Domenico sei un fratello esemplare ❤️❤️❤️