Attualità

Alla scoperta delle meraviglie dell’universo con Storie stellari

Tommaso Cataldi
Storie stellari a Palombaio
Nella suggestiva location di Casa Santi Sposi a Palombaio, gli esperti del Planetario di Bari hanno offerto una "visita guidata" della volta celeste
scrivi un commento 77

Galileo Galilei affermava che bisogna guardare con gli occhi che vogliono capire. E chi più di lui poteva essere consapevole di ciò che diceva, se aveva compreso verità che nessuno a quell’epoca era in grado anche solo di immaginare?

nn

Sono queste le premesse che hanno animato la fantasia degli spettatori di “Storie stellari, alla scoperta di miti e leggende scritti tra le stelle”, l’evento promosso da Polibris Palombaio in collaborazione con gli esperti del Planetario di Bari. La suggestiva location di Casa Santi Sposi, immersa nella campagna e ben lontana dalle luci inquinanti di paesi e città, ha fatto il resto, garantendo l’habitat ideale per lasciarsi guidare al cospetto della volta celeste.

nn

Seduti al tavolino, stuzzicando tocchetti di focaccia o tirando morsi ad un panino e sorseggiando una bibita rinfrescante, la storia del ritrovamento della prima raffigurazione di un planetario si mostra come una piacevole sorpresa al sol pensiero che il manufatto, rinvenuto in Germania, risale addirittura a settemila anni fa. Ancora più sorprendente, mentre i bambini scorrazzano divertiti tra i tavoli, è scoprire che la Puglia è ritenuta dagli astronomi un’importante crocevia tra le culture mediorientali dell’epoca e il continente europeo, anche se il nesso tra queste lontane quanto intrecciate realtà sfugge ancora al nostro sapere. Tocca ancora a Pierluigi Catizone e Mirko Cascione, gli esperti del Planetario che animano la serata, sfatare alcuni miti che ci accompagnano sin dalla scuola elementare, come ad esempio che le stelle non sono tutte gialle come ce le hanno sempre fatte disegnare ma sono di diversi colori a seconda del materiale di cui sono composte. Quelle rosse sono fatte di idrogeno, quelle azzurre e blu sono composte da ossigeno o azoto. E come tutti gli esseri viventi, anche gli astri hanno un tempo in cui nascono e uno in cui muoiono. Non si sottraggono al ciclo vitale.

nn

Dalla teoria alla pratica. Un breve tragitto catapulta rapidamente gli “avventori di stelle” in terrazza, dove ad attenderli ci sono ben tre telescopi che possono vantare una tecnologia tra le più sofisticate d’Europa. Eccoli puntati con i loro obiettivi verso il cielo: una nebulosa rossa, un ammasso stellare, un astro defunto, la stella denominata Arturo, addirittura una doppia stella, una “poco” distante dall’altra. E infine uno sguardo a Saturno e Giove, prima di puntare gli occhi sulla sempre affascinante e misteriosa Luna. La nitidezza delle immagini porta quasi a pensare che siano finte. Invece no, è tutto vero. E lo stupore si dipinge magicamente sui volti di grandi e piccini, tutti rimasti a bocca aperta ad ammirare la bellezza del Creato.

nn

Siamo figli delle stelle. Alan Sorrenti aveva proprio ragione.

n

venerdì 23 Luglio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 13:02)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti