Attualità

Finalmente una stretta conto la giungla di bici elettriche e monopattini

Mariella Vitucci
Azione di controllo di vigili urbani e ausiliari nel centro antico
Strade sbarrate e presidiate: è la sperimentazione partita ieri sera nel centro antico per restituire vivibilità
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Sfrecciano in città a tutte le ore, spesso contromano e perfino sui marciapiedi, ignorando le regole del codice della strada e mettendo a rischio soprattutto i pedoni. Bici e monopattini elettrici hanno letteralmente invaso le nostre strade e rappresentano un pericolo concreto, lamentato da molti cittadini.

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L’abuso di mezzi elettrici a due ruote ha preso una deriva anarchica che impone una stretta decisa, per garantire la sicurezza di chi li utilizza e degli altri utenti della strada. A Bitonto, dopo la pioggia di proteste e segnalazioni giunte all’indirizzo dell’amministrazione comunale, ieri sera è stata sperimentata “una nuova azione di monitoraggio e controllo delle strade della movida nel centro antico, soprattutto quelle più strette e a misura di pedone. Ovvero le arterie con minore spazio per il veloce flusso dei mezzi a due e quattro ruote, che in ambiti così stretti si avvicinano pericolosamente ai pedoni facilitati da una normativa nazionale troppo permissiva (basta vedere i gravi episodi accaduti in molte città italiane e europee)”.

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Lo rende noto il sindaco Michele Abbaticchio, che in un post facebook spiega: “I nostri vigili urbani,  con la collaborazione del progetto di monitoraggio sociale avviato un mese e mezzo fa nel centro antico per tre giorni a settimana (che, peraltro, ha già portato concreti risultati in termini di prevenzione su risse e tafferugli vari nei luoghi della movida nei weekend), hanno presidiato alcuni punti cruciali, restituendo stasera tranquillità sul posto”.

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Le transenne hanno delimitato le aree più frequentate, “ponendo con la presenza fisica degli operatori sociali un freno a certe corse pazze segnalate più volte alla nostra attenzione”, prosegue il sindaco, annunciando “altre soluzioni che portino nuovi risultati concreti, perché siamo all'inizio dopo una stagione pandemica che ha lasciato nuove cattive abitudini. E non solo a Bitonto, finiamola di denigrare continuamente”.

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È vero, il problema non è solo bitontino. Tante le notizie di cronaca che hanno portato alla ribalta in tutta Italia le bravate di bambini in fasce portati sul manubrio del monopattino, di percorsi in autostrada e in tangenziale, di incidenti anche gravi.

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Ma quello che denunciano i cittadini di Bitonto è l’assenza di controlli e sanzioni. Perché se è vero – come afferma Abbaticchio – che “la normativa nazionale è troppo permissiva” e va aggiornata, è anche innegabile che l’assedio selvaggio delle due ruote elettriche nella nostra città abbia raggiunto livelli insostenibili, favoriti dall’impunità. Ecco perché la controffensiva delle forze dell’ordine viene invocata come dissuasore di comportamenti irresponsabili e rischiosi.  

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Nelle more di norme nazionali più stringenti, annunciate da tempo ma ancora in fase di progetto di legge, si applichi il codice della strada. L’articolo 50 detta legge in materia di “velocipedi” classificandone caratteristiche e limiti di velocità: distingue tra biciclette a pedalata assistita (non soggette a pagamento di bollo e assicurazione e assimilate alle normali bici) e quelle dotate di motore indipendente dalla pedalata (categoria assimilata ai ciclomotori, che comporta una serie di oneri e spese) e regolamenta anche l’uso dei “monopattini a propulsione prevalentemente elettrica non dotati di posti a sedere”, prevedendo sanzioni in caso di mezzi truccati.   

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“I conducenti di monopattini a propulsione prevalentemente elettrica – dice la legge – devono procedere su un’unica fila e non devono essere affiancati, devono avere libero l’uso delle braccia e delle mani e devono reggere il manubrio sempre con entrambe le mani, salvo che non sia necessario segnalare la manovra di svolta. Sui monopattini a propulsione prevalentemente elettrica è fatto divieto di trasportare altre persone, oggetti o animali, di trainare veicoli, di condurre animali e di farsi trainare da un altro veicolo”.

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Bando dunque all’uso del telefonino alla guida, al monopattino usato come taxi, a gimcane urbane e a tutte le scene di ordinaria inciviltà a cui assistiamo impotenti.

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Per non dire del “quando” i monopattini possono essere utilizzati, sistematicamente ignorato: “Da mezz’ora dopo il tramonto e durante tutto il periodo dell’oscurità, è consentita esclusivamente la conduzione a mano dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica”. Per chi viola queste disposizioni è prevista una sanzione da 50 a 250 euro di multa, più la confisca del mezzo.

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Basterebbe applicare queste regole per mettere in riga l’esercito di equilibristi da strapazzo in e-bike e monopattino, restituendo vivibilità alle nostre strade.

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domenica 29 Agosto 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:50)

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Franco
Franco
2 anni fa

Abbiamo ancora una volta evaso il problema dell'educazione civica dei cittadini spostando comodamente il problema sui mezzi. Un maleducato resta tale in auto, in monopattino a o a piedi. E non vorrei che ora a essere colpiti come al solito siano i cittadini educati quelli che il monopattino lo usano perché è pratico e non inquina. Stiamo criminalizzando uno strumento e non quelli che lo usano male.

Franco
Franco
2 anni fa

La prossima mossa? Con la scusa degli incidenti rendere obbligatoria l'assicurazione sui monopattini, come vogliono le compagnie. Dietro la retorica sempre gli affari.

ALDO D INTRONO
ALDO D INTRONO
2 anni fa

Bisogna controllare se le bici elettriche sono a pedalata assistita, perchè in caso contrario sono assimilate ai ciclimotori con obbligo dell'assicurazione.

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Ma prima dice che la norma sui monopattini è troppo permissiva e poi ricorda che ne è vietato l'uso dopo il tramonto? Regola mai applicata proprio perché eccessiva e discriminatoria dato che le bici invece possono.

Michele  pugliese
Michele pugliese
2 anni fa

Abbaticchio, dopo le 21 la polizia locale sparisce e poi il problema nn si risolve solo con le transenne, bisogna presidiare il centro storico almeno fino a mezzanotte! Ascolta bene , nn c'e' solo il problema delle bici elettriche, ma principalmente il problema dello spaccio della droga che si svolge liberamente in molti punti del centro antico!

francesco matera
francesco matera
2 anni fa

Quando si pretende di non denigrare alcuno bisogna, innanzitutto , chiedersi se gli amministratori e chi è preposto alla vigilanza svolgono per intero il loro mandato. A mio parere così non è.

PINO
PINO
2 anni fa

CI VOLEVANO I MORTI PER INTERVENIRE SUI MONOPATTINI REGALATI DAL GOVERNO CONTE.
A PROPOSITO DI CONTE MI CHIEDO SE CONTINUA A PRENDERE LO STIPENDIO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO ORA CHE SI DEDICA A TEMPO PIENO AL PARTITO DI CUI E' PRESIDENTE.
QUANDO LO VEDO GIRARE CON LA MACCHINA DELLO STATO CON TANTO DI SCORTA MI CHIEDO DOVE E' FINITA LA MISSIONE ANTICASTA DEI DI MAIO, DI BATTISTA E TUTTI I FRATICELLI DEL MO' VI MENTO….