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Festa patronale a Mariotto, don Francesco: «Riscopriamo la gioia di comunità unita»

Annarita Cariello
L'effige di Maria Santissima Addolorata
Si terrà dal 12 al 16 settembre, nel segno della devozione all'Addolorata
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"Videte si est dolor sicut dolor meus". Recita così la scritta incisa nella lunetta della facciata principale della chiesa dedicata a Maria Santissima Addolorata a Mariotto. "Considerate se c'è un dolore uguale al mio" è, infatti, la frase che la Vergine Addolorata pronuncia mentre viene elevata in cielo tra due angeli, a ricordo della sofferenza  patita nell’assistere alla morte dell'unico figlio sulla croce.

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Un dolore – quello di una madre colpita da un lutto così grande – nel quale si sono riflesse tutte le angosce e le pene di una popolazione che già da metà dell'Ottocento aveva scelto l'Addolorata come patrona e protettrice di Mariotto. Devozione che ha radici profonde e che ogni anno si rinnova con la festa patronale, nella seconda settimana di settembre.

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Quest'anno, nei primi festeggiamenti organizzati dal Comitato Feste insieme al nuovo parroco don Francesco Ardito, il culto dell'Addolorata, così antico e tradizionale, si fonde simbolicamente con uno dei concetti più moderni ed importanti del secolo: la cura e la salvaguardia dell'ambiente. "L'affetto e il dolore per questo mondo ferito" è, infatti, il tema della festa patronale 2021 a Mariotto, che si terrà dal 12 al 16 settembre.

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«Dopo più di un anno di pandemia, vissuto tra chiusure, paure e difficoltà varie, insieme col Comitato Feste abbiamo voluto organizzare una festa di Maria Santissima Addolorata che potesse permetterci di ritrovare, se pur nel rispetto delle norme anti covid, la dimensione della comunità e della festa». Esordisce così don Francesco, intervistato da BitontoLive a pochi giorni dall'inizio dei festeggiamenti.

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Il giovane sacerdote, che ha preso le redini della parrocchia mariottana da settembre dello scorso anno, proprio in occasione della festa patronale spiega che «non potendo accompagnare la Madonna Addolorata per le vie del nostro paese, con la tradizionale processione, si è pensato di proporre un cammino spirituale attraverso la celebrazione del triduo in preparazione alla festa dell’Addolorata, avendo come guida gli insegnamenti dell’enciclica “Laudato sii” di papa Francesco sulla cura della casa comune».

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Infatti, come ha precisato don Francesco, «da domenica 12 a mercoledì 15 settembre ogni sera ci ritroveremo in piazza Roma per celebrare l’eucaristia e, insieme con Maria Addolorata, sentire il gemito della terra e dell’uomo che soffre, per poter scorgere segni e proposte di speranza per il futuro».

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Il programma della festa partirà sabato 11 settembre con l'accensione delle luminarie alle 20 e il concerto dei Folkemigra offerto dal Comune di Bitonto. Domenica 12, invece, alle 9 si terrà il torneo di calcetto e l'apertura in musica con la banda diretta dal maestro Planelli, mentre alle 18.30 proprio in piazza Roma si svolgerà la prima delle celebrazioni eucaristiche dedicate alla patrona, seguita dal concerto della Official tribute band “Tutte le anime di Laura”, a cura del Comitato Feste.

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Lunedì 13 settembre, come sottolineato dal parroco, durante la celebrazione delle 19 «saranno invitati insegnanti e studenti per la benedizione degli zaini e del nuovo anno scolastico», mentre martedì 14 settembre «durante la messa sarà amministrato il sacramento dell’Unzione dei malati per tutti coloro, anziani e ammalati, che ne faranno richiesta».

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«Mercoledì 15 settembre, solennità di Maria Santissima Addolorata – anticipa don Francesco – inviteremo gli agricoltori e benediremo i mezzi agricoli» durante la celebrazione in piazza Roma, alla presenza delle autorità civili e religiose. A seguire si terrà il concerto bandistico alle 20 e poi i fuochi pirotecnici della ditta Tecnoshow.

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«La festa si concluderà giovedì 16 settembre con il ricordo della consacrazione della chiesa e il mandato agli operatori pastorali», chiosa il sacerdote. E aggiunge: «Auspichiamo che questi eventi ci facciano recuperare il senso e la gioia di essere una comunità unita, capace di “sentire” i problemi del mondo e desiderosa di impegnarsi per il bene del pianeta e dell’uomo».

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giovedì 2 Settembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:50)

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Franco
Franco
2 anni fa

Non so a cosa o a quale norma ci si riferisca quando si dice “nel rispetto delle norme anti Covid”. All'aperto è possibile fare manifestazioni. Ma inspiegabilmente le processioni sono state soppresse dall'autorità ecclesiastica mentre ad esempio a Brindisi pochi giorni fa è stato autorizzato il corteo del Gay Pride, con mille persone. Dove sta la ratio?

Marco
Marco
2 anni fa

Ormai la salvaguardia dell'ambiente c'è la mettono dappertutto, a proposito e anche a sproposito. Vorrei capire il collegamento con la devozione al dolore della Madonna. Pensino piuttosto a ridarci la processione invece che fare discorsi più adatti a Legambiente.

Graziano
Graziano
2 anni fa

Ma possibile che ormai in ogni omelia ci tocca riascoltare il piagnisteo sulla pandemia? Non bastano le tv e i giornali?

Graziano
Graziano
2 anni fa

Don Francesco dice “non potendo accompagnare la Madonna Addolorata per le vie del nostro paese”, ma non ci dice chi o cosa ce lo vieta. Visto che all'aperto la processione, come i cortei, si possono fare c Come già detto da altri abbiamo visto in tv a Brindisi il corteo del Gay Pride, regolarmente autorizzato. Cosa manca a noi?

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Fare solo il bene del Creato? Ma perché ci dimentichiamo sempre più spesso del Creatore? Siamo rimasti noi e il Creato da tutelare e più niente?

Marco
Marco
2 anni fa

Forse per qualche ecclesiastico il problema dei cattolici oggi è la tradizione, il legame anche culturale con il passato. E di questo fanno parte le processioni. Secondo questi le radici vanno tagliate, magari in silenzio per non allarmare troppo il popolo.

Graziano
Graziano
2 anni fa

Tra un po' ridurranno la teologia non a ecologia (già fatto) ma a giardinaggio.