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Olio, export in affanno: – 5,3% per l’extravergine Made in Puglia

La Redazione
Olio evo
Servono campagne di promozione e valorizzazione sui mercati internazionali per risalire la china dopo il Covid
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In affanno l’export di olio extravergine pugliese all’estero, che segna nel primo semestre 2021 un calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per cui è necessario recuperare il terreno perso sui mercati internazionali a causa della lunga emergenza Covid. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Coeweb Istat che tracciano un percorso che abbisogna di campagne di promozione e valorizzazione sui mercati internazionali.  

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“La Puglia può ripartire dai punti di forza con il segmento dell’olio extravergine di oliva che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia agroalimentare”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nel sottolineare che “per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. Una mancanza che ogni anno – insiste Coldiretti Puglia – rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export, al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci.

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“A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva. Serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali, un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato”, aggiunge Muraglia.

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Determinante mettere uno stop alle speculazioni che deprimono i prezzi dell’olio extravergine pugliese proprio quando sotto la spinta salutista determinata dall’emergenza Covid sono cresciuti del 9,5% i consumi di olio extravergine. Coldiretti Puglia chiede di vigilare sugli acquisti per evitare che venga spacciato come nazionale il prodotto importato di minore qualità, con i magazzini in Puglia pieni di olio straniero (il 45% in più rispetto all’anno scorso, secondo i dati del report Frantoio Italia redatto dall’organismo di controllo ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole).

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“Il rischio è che ci siano pesanti ripercussioni sugli operatori seri della filiera, frantoi e produttori, che rischiano di vedere non remunerato il valore del nostro pregiato evo di qualità, anche in vista della prossima campagna olearia. Coldiretti Puglia vigilerà affinché vengano stanate e perseguite eventuali speculazioni, sostenendo tutte le necessarie azioni di contrasto messe in campo dagli organismi di controllo e dalle forze dell’ordine”, afferma il presidente Muraglia.

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martedì 12 Ottobre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:33)

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Suriano Vincenzo
Suriano Vincenzo
2 anni fa

Ce bisogno di fare pubblicità, per mezzo di Fiere ed eventi. Il Comune è la Regione deve aiutare le imprese medio piccole.