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ASL Bari, sospesi altri 57 operatori sanitari non vaccinati

La Redazione
Vaccinazione anti Covid
Nuovi provvedimenti di interruzione dell'attività lavorativa, dopo i primi 11 disposti nei giorni scorsi
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Proseguono le procedure di sospensione degli operatori sanitari che non hanno aderito alla campagna vaccinale. Dopo i primi provvedimenti adottati nei giorni scorsi per undici dipendenti no vax, la direzione generale dell’ASL Bari ha disposto l’interruzione dall’attività lavorativa per altri 57 operatori sanitari che hanno manifestato il rifiuto alla vaccinazione anti Covid o che non hanno risposto ai ripetuti inviti da parte dell’azienda.

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Intanto, di pari passo con i provvedimenti della direzione, continua l’attività di sensibilizzazione all’adesione alla campagna di immunizzazione contro il virus, da parte dei medici competenti della ASL e dal Dipartimento di Prevenzione. Un’azione che si sta rivelando efficace: continua a ridursi sensibilmente il gruppo di sanitari che non avevano ancora effettuato la vaccinazione.

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Il direttore generale Antonio Sanguedolce rinnova l’invito a vaccinarsi, ricordando agli operatori che possono accedere ai centri vaccinali aziendali senza prenotazione: “In seguito alle prime sospensioni, necessarie per tutelare la salute di lavoratori e utenti delle strutture ospedaliere e territoriali – commenta il dg – abbiamo ricevuto riscontri positivi e per questo torno a sollecitare tutti gli operatori non ancora vaccinati a farlo senza indugio, e ricordo loro che gli hub e il medico competente sono a disposizione per effettuare immediatamente le somministrazioni”.

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Come si legge nel provvedimento della direzione, i dipendenti non vaccinati vengono sospesi dal “diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che implicano, in qualunque forma, il rischio di diffusione del contagio, e quindi dal servizio con privazione della retribuzione e di qualunque altro compenso o emolumento”. La sospensione resta valida fino “all'assolvimento dell'obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021 o il diverso termine che la legge intenda prorogare”.

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mercoledì 13 Ottobre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:32)

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Franco
Franco
2 anni fa

A prima vista sembra un iniziativa utile e necessaria. Ma nessuno ci ha ancora spiegato perché siamo l'unico Paese al mondo, insieme alla Micronesia forse, ad agire in questo modo. Perché non lo fanno Germania, Francia e Inghilterra che di certo non sono irresponsabili no vax?

Graziano
Graziano
2 anni fa

Insomma Sanguedolce usa il ricatto amaro del lavoro per costringere a vaccinarsi pur in assenza di un obbligo di legge generale.