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Ecco la storia sepolta sotto piazza Caduti del Terrorismo

Marco Lovero
Una nuova prospettiva del secondo scavo: ecco l’area in cui sono stati ritrovati i due neonati
Si è chiuso ieri il cantiere archeologico, con le ultime visite guidate. Riprendono ora i lavori di riqualificazione che si concluderanno entro fine anno
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Si è chiuso ieri il cantiere archeologico in piazza Caduti del Terrorismo. Via libera, dunque, alla ripartenza a pieno regime dei lavori di riqualificazione della piazza, che si concluderanno entro fine anno.

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Prima della copertura dello scavo, la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio della Città metropolitana di Bari ha voluto consentire ai cittadini di accedere al cantiere, con un programma di visite guidate affidate ai funzionari dell’Ufficio e ai professionisti dell’impresa De Marco Srl, che hanno esposto i risultati delle indagini archeologiche.

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Come già raccontato da BitontoLive, nel primo scavo – insieme ai resti umani ritrovati in posizione supina – erano stati recuperati anche oggetti d’uso quotidiano tipici del corredo funerario, come il kantharos (vaso per bere il vino) e l’oinochoe (vaso per mescere il vino), che hanno permesso di datare i corpi all’epoca classico ellenistica.

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Ciò che però sorprende è la condizione delle tombe, costruite contemporaneamente e frettolosamente, e del vasellame ritrovato, dove la ceramica scialbata appariva poco cotta. I dettagli emersi dallo studio degli archeologi lascia dunque intuire una morte improvvisa o un rito funebre da ultimare al più presto, per ragioni a noi sconosciute.

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Nello stesso scavo sono stati ritrovati anche i resti di un bambino, frammenti di ceramica e di ossa di origine animale che testimoniano l’attività umana nella zona.

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Nel secondo scavo sono stati ritrovati resti di due neonati sepolti nella terra e sprovvisti di corredo funerario. Rinvenimento che rappresenta un’eccezione rispetto a quelli precedenti. Poco distante sono stati scoperti, a diverse profondità, resti di strutture murarie appartenenti all’epoca ellenistica e medievale, oltre ad una piccola strada (costruita anch’essa in epoca medievale) che presumibilmente collegava la via Traiana, la chiesa di San Valentino e le antiche mura che circondavano Bitonto. In questo scavo si può dunque osservare l’affascinante processo di stratificazione avvenuto nel corso dei secoli, testimone dei mutamenti a cui il nostro territorio è stato sottoposto.

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Per conservare memoria di questi preziosi ritrovamenti, verranno installate apposite segnaletiche didascaliche che illustreranno tutte le scoperte archeologiche emerse.

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sabato 6 Novembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:24)

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