Attualità

“M2 vs the World”, alla scoperta del meraviglioso mondo di Marina Mundo

Annarita Cariello
Marina Mundo
Intervista alla giovane fumettista bitontina, che ha partecipato all'ultima edizione del Lucca Comics & Game come autrice del noir "Sinner Lady"
scrivi un commento 61

Un'esplosione di energia e di idee, un vulcano di creatività che ha trovato, nel fumetto, la sua espressione più alta e il trampolino di lancio per la sua carriera professionale. Parliamo di Marina Mundo, fumettista 28enne di Bitonto, protagonista all'ultima edizione del Lucca Comics & Games, il festival internazionale dedicato a fumetto, animazione, giochi, videogiochi e immaginario fantasy e fantascientifico. In questa vetrina è stato presentato l’albo noir Sinner Lady, di cui l’artista bitontina ha curato la grafica.

nn

Ma Marina è molto più di una fumettista: è anche autrice, docente di fumetto e drappeggio, oltre che di manga al corso kids della scuola Grafite con cui collabora, e prossimamente si occuperà anche di insegnare fumetto digitale alla triennale per adulti.

nn

Da Bitonto, città in cui è nata e in cui ha coltivato la sua formazione personale e professionale, la giovane fumettista è riuscita a far conoscere la sua arte al di fuori dei suoi confini territoriali perché – come ha raccontato a BitontoLive.it – disegnare è per lei «più di una vera e propria passione: è la naturale esigenza che ci contraddistingue come specie umana, ovvero il bisogno di comunicare».

nn

Un'esigenza che emerge sin dai tempi dell'infanzia e dell'adolescenza: «Non sono mai stata molto brava a parole e spesso mi bloccavo – confessa Marina – cosa che durante il mio percorso scolastico e sociale mi ha dato non poche rogne, ma grazie al supporto di mia madre e del mio primo insegnante di fumetto, ho capito che il mio modo di "parlare" passava attraverso il disegno».

nn

E continua: «Addirittura, durante le lezioni di scuola, venivo ripetutamente sorpresa a disegnare, con giusto risentimento dei docenti. Ad oggi qualcuno, soprattutto persone esperte in ambito psicologico, potrà sicuramente capire che in realtà prestavo molta attenzione al discorso e disegnare mi serviva appunto a “memorizzare” ciò che ascoltavo. È stato proprio durante il liceo, quando mi divertivo ad immaginare versioni manga degli autori latini classici che si confrontavano fra loro in modo comico, che ho iniziato a creare le mie prime rudimentali strisce a fumetto. Quindi non immagini ferme, ma dialoghi tra personaggi, caratteristica principale di questo medium».

nn

Dunque, disegnare sì, ma soprattutto immaginare e creare, perché l'arte, per Marina Mundo, ha più di una sola forma in cui prendere vita ed esprimersi, e passa da più campi di applicazione. «Oltre al fumetto – rivela la giovane artista – mi piacciono molto la grafica, l'animazione e in generale l'arte visiva, passando assolutamente per il cinema e la fotografia, che mi piace praticare come hobby. Al di là delle arti visive, mi piace moltissimo il mondo della musica, che vivo sia da spettatrice sia da musicista col mio progetto di musica elettronica. Ma anche la moda, in particolare quella gotica, di cui sono molto appassionata e che, quando posso, mi piace indossare. E che è anche una delle tematiche principali della mia pagina di vignette "M2 vs the World"».

nn

Interessi che hanno trovato, poi, applicazioni concrete, grazie alle numerose collaborazioni che l’artista è riuscita ad intessere in questi anni, come lei stessa racconta: «La mia prima collaborazione è quella da cui è nato il fumetto noir "Sinner Lady", scritto da Christian Mattei, disegnato da me e pubblicato da Tora Edizioni. Mentre stavo realizzando il primo volume, decisi di andare a Roma a trovare l'editore per cui avremmo pubblicato e ho conosciuto dal vivo Gianluca Devoto, che si è rivelato una delle persone più leali e generose che conosca. Sempre tramite Tora, ho avuto l'opportunità di illustrare un libro di racconti chiamato “Un manichino elegante” della scrittrice Eleonora Santamaria. Attualmente lavoro ancora alla mia prima collaborazione, ovvero "Sinner Lady", che avrà una conclusione di arco narrativo col terzo volume. Mi sto occupando anche di illustrazioni per un libro game che vedrà quanto prima la luce e allo stesso tempo sto lavorando all'impaginazione di un libro di due autori della casa editrice. In più, mi diletto con la grafica e curo la creazione di banner pubblicitari per me e i miei colleghi di Tora, quando partecipiamo a degli eventi».

nn

Ma anche numerosi progetti per il futuro: «Ho in mente di realizzare diverse pubblicazioni, tra cui una mia storia personale e una raccolta di vignette comiche della mia mascotte principale, M2 vs the World».

nn

Progetti da autrice, dunque, che si sono già concretizzati con la sua recente partecipazione al festival Lucca Comics & Games, la prima come autrice e non solo come fumettista. «È stata una Lucca stranamente calma e ordinata rispetto agli standard – commenta Marina – come sempre, però, l'organizzazione era impeccabile. Sul lato personale, questa è stata la prima Lucca in cui finalmente ho partecipato come autrice ed è una cosa che mi riempie di gioia. Ho un legame speciale con questo evento, poiché è stato proprio partecipandoci negli anni che ho capito che mi sarebbe piaciuto lavorare con il fumetto».

nn

Infine, un piccolo accenno al rapporto con Bitonto, città da cui tutto è partito e a cui tutto torna, essendo ancora il posto in cui Marina risiede e da cui, sicuramente, trae anche ispirazione per i suoi progetti artistici.

nn

«Devo ammettere che con Bitonto ho un rapporto di amore-odio, come del resto molti miei coetanei. Partendo dai lati negativi, è una terra abbastanza dura da vivere quando hai degli interessi che vanno al di là dello sport o della cultura intesa nel senso più classico possibile. È anche per questo che dall'età di sedici anni ho praticamente smesso di uscire a Bitonto e mi sono spostata su Bari che, per quanto vicina, era più ricca di novità in ogni campo. Non a caso, ho iniziato ad intessere rapporti di amicizia con persone che condividevano esattamente i miei interessi. Inoltre, i modi gretti delle persone che, nel momento in cui ad esempio indossi un capo di colore scuro o un accessorio particolare, o semplicemente non rispetti i loro canoni di bellezza, ti fanno rumorosamente notare il loro disappunto, sicuramente non invitano chi ha una sensibilità diversa a vivere bene la quotidianità. All'alba del fenomeno cosplay, che adesso tutti hanno imparato un po’ a conoscere grazie ai media e perché è diventato un fenomeno di massa, era praticamente impossibile girare per Bitonto con una parrucca colorata in testa o una divisa scolastica giapponese senza beccarti le grida di qualcuno, se non addirittura veri e propri atti di bullismo».

nn

«D'altro canto – continua Marina – è stato proprio grazie a persone di Bitonto che ho potuto costruire la persona che sono oggi: vorrei fare una menzione speciale alla libreria "Hamelin", una realtà creata da Domenico Sicolo che ha avuto e ha tuttora una funzione di aggregazione estremamente importante, per gli appassionati di fumetto e non solo. Come associazione sono stati tra i primi ad organizzare viaggi per partecipare ad eventi come il Lucca Comics o il Comicon di Napoli, portando così tantissimi a conoscere il mondo nerd in tutte le sue sfaccettature».

nn

«Per i ragazzi è fondamentale non sentirsi soli al mondo nei loro interessi, per questo spero che in futuro – anche se già ora percepisco dei miglioramenti – ci possano essere sempre più luoghi e sempre più eventi dedicati a questo mondo», conclude Marina Mundo.

nn

 

n

martedì 30 Novembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:16)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti