In controtendenza rispetto all’andamento generale, il valore aggiunto del Prodotto Interno Lordo cala solo per l’agricoltura e la pesca (-2,1%) per effetto del maltempo, con danni stimati di oltre 150 milioni di euro per i raccolti, a fronte del balzo dei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame. È quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento all’andamento del PIL nei conti economici trimestrali dell’Istat relativi al terzo trimestre del 2021.
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Il bilancio agricolo è stato sconvolto nel 2021 – sottolinea la Coldiretti regionale – da un andamento climatico del tutto anomalo a causa di un inverno bollente, il gelo in primavera e un’estate divisa tra caldo africano, siccità e violenti temporali che hanno continuato a colpire città e campagne in autunno. Il risultato è stato l’addio in Puglia a quasi un frutto su quattro per il crollo di oltre il 27% della produzione (secondo l’analisi della Coldiretti) rispetto alla media dei cinque anni precedenti.
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A subire gli effetti più gravi sono gli agrumi, in crisi dei consumi per le temperature più alte delle medie stagionali, con il crack in campagna a causa di prezzi molto al di sotto dei costi di produzione, scesi a 0,15 euro al chilo, con gravi ripercussioni sui redditi delle imprese agricole e il rischio che clementine e arance possano rimanere invendute sugli alberi.
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Marcisce la pregiata uva da tavola pugliese nei campi e nelle celle per le mancate vendite a causa dei consumi crollati e con i prezzi in campagna ben al di sotto dei costi di produzione schizzati alle stelle nel 2021, con un bilancio da profondo rosso della campagna dell’uva da tavola stilato da Coldiretti Puglia a conclusione dell’annata 2021, probabilmente la peggiore degli ultimi dieci anni, mentre si ha notizia dei container di uva pronti ad arrivare dal Cile e Perù prima di Natale.
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L’andamento dei prezzi di olive e olio è inaccettabile, l’ennesimo colpo alla liquidità delle imprese, dove ad influenzare la stagione olearia è stata l’assenza di piogge e la siccità che ha colpito il polmone olivicolo del Paese, la Puglia, che produce la metà del prodotto italiano, dove sono raddoppiati i costi di produzione, come quello per irrigare.
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Per questo Coldiretti Puglia chiede di avviare campagne promozionali, intensificare i controlli e scovare i falsi per salvaguardare le produzioni regionali.
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