Attualità

La bellezza che non ti aspetti: le Strade dei Fiori a Bitonto

Mariella Vitucci
Una Strada dei Fiori nel centro antico di Bitonto
Iniziativa di un cittadino fuori dal comune, Michele Castellano, che ha mobilitato i residenti del centro antico ad abbellire vie e piazze
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Sono già sette, ma promettono di diventare molte di più. Le Strade dei Fiori sono un miracolo di civiltà e perseveranza realizzato a Bitonto da un cittadino tutt’altro che comune, Michele Castellano, e dalle persone che hanno condiviso la sua scommessa: rendere migliore la città, seminando bellezza attraverso piante e fiori. La profezia di Dostoevskij, “La bellezza salverà il mondo”, è diventata realtà. Ha messo radici, è stata innaffiata e curata, coltivata e difesa, trasformando il volto di piazzetta Fratelli Bandiera, arco galliani, vico La Lucertola, vico San Paolo, largo Teatro con vico Santa Lucia, corte Giovanni de Ferraris e strada Sant’Andrea. Quest’ultima, rinominata strada della morte dopo l’omicidio dell’innocente Anna Rosa Tarantino, è diventata oggi la Strada del Natale.

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«Vedo finalmente i frutti di quello che ho seminato in quattro anni e mezzo di lavoro quotidiano – confessa Michele Castellano a BitontoLive – e ne sono davvero felice. Le Strade dei Fiori sono il risultato di un’idea nata nel 2017, quando avevo perso il lavoro e mi sono rifugiato nel giardinaggio che era la mia passione. Ho cominciato da casa mia, da piazzetta Fratelli Bandiera alle spalle della Pescara, con i primi vasi di fiori che, a poco a poco, sono diventati il deterrente per i ragazzi che ci venivano a bivaccare. I fiori sono stati più efficaci dei rimproveri e delle proteste».

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Da lì è partita l’iniziativa “Adotta una pianta per Bitonto”, che ha avuto subito un bel riscontro. Piano piano, verde e petali di ogni colore hanno “contaminato” le chianche e i vicoli del centro antico, rifioriti a nuova bellezza. Perdersi nelle viuzze e sbucare nelle piazze, scoprendo angoli trasformati in giardini, è una meraviglia per gli occhi di bitontini e turisti. E quegli scenari da cartolina sono diventati virali sul web.

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«Le sette Strade dei Fiori sono contrassegnate da targhe in legno, create dalla Galleria Ursi e realizzate da un amico falegname. Li ringrazio per la collaborazione – tiene a sottolineare Michele – così come ringrazio il maestro Carmelo Bacco per aver realizzato la locandina delle Strade dei Fiori, e i fratelli Giovanni, Gaetano e Antonio Lucarelli per non avermi mai fatto mancare il loro aiuto. Abbiamo creato un movimento positivo che ha coinvolto tanti cittadini e negozianti con l’unico obiettivo di regalare bellezza alla nostra città. Bitonto è già bella, ma questa cura e questi tocchi di colore le danno splendore, come una bella donna quando indossa il suo vestito migliore».

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Tutto – racconta Michele Castellano – è nato senza un euro: con donazioni spontanee, con piante riciclate o rimesse in sesto quando sembravano ormai moribonde. «La cura costa fatica ma dà frutti meravigliosi. In estate mi carico di taniche d’acqua per andare ad innaffiare ogni singola postazione. Non c’è giorno che non passi a controllare le “mie” piante, che sono le piante di tutti». Un concetto difficile da seminare, soprattutto in alcune zone della città, ma finalmente sembra aver attecchito, combattendo l’inciviltà e l’incuria. «Certo, non è tutto rose e fiori – riconosce – ma se penso ai primi tempi, ne abbiamo fatta di strada!».

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Già, i primi tempi. Quelli delle fioriere con i ciclamini sistemate in piazza Cavour, tra lo scetticismo di tutti che chiedevano “Quanto dureranno?”. E invece sono ancora lì. O quelli di Natale 2017, quando Michele ebbe l’idea di collocare tre abeti in vasi bianchi in largo Teatro, davanti al Traetta. Per dieci giorni sparirono gli addobbi e lui ne mise altri, finché non si stancarono di rubarli e li lasciarono al loro posto. «Alla fine ho vinto io», dice sorridendo.   

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Ora, con l’idea delle strade di Natale, nelle vie del centro antico si è scatenata addirittura una gara all’allestimento più bello. Michele Castellano ha creato un piccolo salvadanio con le donazioni di privati e commercianti, e l’ha messo a disposizione dei residenti: «La strada è vostra, abbellitela! ». E c’è stata una riposta sorprendente da parte della città antica. Di fronte alla chiesa di Santa Rita è nata persino la prima Casa dei Fiori.

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Quando gli chiedono “chi te l’ha fatto fare?”, lui risponde che «la città deve rifiorire dal basso». E non si tratta di uno slogan ma di risultati concreti, ottenuti dissodando un terreno spesso non fertile. Adesso anche chi dubitava del progetto si è ricreduto, e Michele Castellano ha in programma di fondare un’associazione. Il nome c’è già, “Adotta una pianta”, in omaggio alla prima iniziativa del 2017, ma serve condivisione e sostegno, anche dalle istituzioni. «Mi è dispiaciuto non poter accontentare tutti i residenti del centro antico che mi hanno chiesto di aiutarli ad allestire le loro strade, ma i fondi a disposizione non erano sufficienti. Resta il rammarico per quello che si sarebbe potuto fare, ma anche il desiderio e l'entusiasmo di fare di più. Il regalo che vorrei per questo Natale – confessa Michele – è che questo progetto venisse ufficializzato e potesse continuare a crescere in maniera più solida. Non solo per me ma per tutta la città».

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giovedì 9 Dicembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:12)

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