La protesta

Gli studenti delle superiori di Bitonto: “A scuola non ci sentiamo al sicuro”

La Redazione
Il liceo Galileo Galilei
Il documento sottoscritto dai rappresentanti del liceo Galilei è stato condiviso anche dai referenti degli istituti Vitale Giordano e Volta-De Gemmis
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“Il quadro presentatosi nelle scuole alle porte del nuovo anno è sicuramente preoccupante: a partire dalle vacanze natalizie c’è stato un aumento esponenziale dei contagi da Covid-19, i segnali generali quindi fanno pensare al grave rischio che questa dubbia ripresa potrebbe comportare, vista anche la mancanza dei dispositivi previsti e promessi dal Governo nell’ordinanza del 7 gennaio scorso. Tra i dispositivi di sicurezza e contenimento del virus mancano le mascherine ffp2, la possibilità di effettuare tamponi rapidi gratuitamente, l’installazione dei purificatori d’aria”.

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A denunciarlo sono i rappresentanti degli studenti del liceo Galilei e degli istituti tecnici Vitale Giordano e Volta-De Gemmis di Bitonto, in sciopero da giorni.

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“Riteniamo che l’ambiente scolastico non sia abbastanza sicuro da poter essere frequentato da ottocento studenti. Vista la situazione, lunedì 10 gennaio il liceo scientifico artistico Galilei ha svolto un’assemblea d’istituto straordinaria incentrata sul chiarimento della situazione pandemica. Ad assembla conclusa, il comitato studentesco ha concordato l’organizzazione di uno sciopero bianco in data 11 gennaio con il fine di manifestare contro l’ordinanza emessa pochi giorni fa e l’assenza dei dispositivi precedentemente elencati”. Questo si legge nel documento redatto da Enrica Coviello, Alex Pilone, Jacopo Sblendorio e Vincenzo Straziota, tutti studenti del liceo scientifico artistico Galileo Galilei, e sottoscritto dai referenti studenteschi dell’istituto tecnico economico Vitale Giordano (Sharon Lisco) e dell’istituto industriale-professionale Volta-De Gemmis (Antonio Chiapperini e Davide Scaraggi).

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Anche al Vitale Giordano si è tenuta una riunione straordinaria dei rappresentanti d’istituto con il dirigente scolastico, per chiarire le misure anti Covid. I ragazzi hanno ribadito la volontà di tornare a scuola in presenza, ma in sicurezza.

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“Non scioperiamo per restare a casa o per chiedere la dad, che in due anni ci ha fatto regredire. Capiamo lo sforzo del preside e del corpo docente, ma non ci sentiamo al sicuro. Chiediamo di acquistare purificatori d’aria per la sanificazione continua della scuola, ma ci hanno risposto che non ci sono fondi. Però l’emergenza sanitaria deve essere una priorità, ed è dovere del Governo stanziare i fondi necessari per mettere in sicurezza le scuole”, spiega a BitontoLive Sharon Lisco, uno dei quattro rappresentanti degli studenti dell’ite. “Non abbiamo le mascherine ffp2 e non possiamo restare per tutta la durata delle lezioni con le finestre spalancate – aggiunge – perché rischiamo l’influenza, prima ancora del Covid. Il primo giorno id scuola pioveva a dirotto e faceva freddissimo”.  

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“Quello che chiediamo – ribadiscono tutti gli studenti – è di poter riprendere le lezioni nella legittima tranquillità e nella tanto desiderata normalità”.

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giovedì 13 Gennaio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:11)

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Rosanna Prisco
Rosanna Prisco
2 anni fa

Ora tutti preoccupati per il covid prima si portavano i bambini a scuola con raffreddore febbre tossone muco appeso nessuno protestava…

davide rossi
davide rossi
2 anni fa

come mai ci sono le classi pollaio? tutti da una maestra? e perchè?

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Calma ragazzi non fate i piazzisti consapevoli o meno di costosissimi “purificatori d'aria” dei quali nessuno studio scientifico neutro garantisce l'efficacia. E non date spunti per la Dad, che tanto cara fu al presidente ops governatore pugliese.