Attualità

Contest #REGENER, è Upside-down il progetto vincitore

Annarita Cariello
Alcuni dei soci bitontini di U-Lab
A presentarlo Federica Fiorio, presidente dell'associazione U-Lab e promotrice dell'iniziativa lanciata ad aprile 2021
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Dodici giovani bitontini al servizio della città, per promuovere una partecipazione più attiva, immaginare nuovi spazi e realizzare nuovi orizzonti. Tutto questo è U-Lab, associazione di promozione sociale nata nell’aprile 2019 e presieduta da Federica Fiorio, ex assessora con deleghe a pianificazione urbanistica, opere strategiche e sviluppo tecnologico.

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Insieme a lei, un team di professionisti ha condiviso l’esperienza dell’Urban Center Bitonto. Come Sym (Smart Young Minds) ne hanno animato, organizzato e realizzato gli eventi e le attività: Gianfrancesco Mitaritonna, Maria Giuseppina Fioriello, Chiara Cannito, Vincenzo Russo (membri del consiglio direttivo in carica), Nicola Parisi, Domenico Ruggiero, Maria Teresa Cuonzo, Gianluca Savino e, dal 2020, anche Rosa Calò, Pasquale Modesto e Giovanni Lella.

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Ma cos’è di preciso un laboratorio urbano? L'abbiamo chiesto alla giovane presidente. «L’obiettivo di U-Lab – spiega Fiorio – è realizzare ed incentivare attività, progetti e iniziative di carattere culturale, ambientale e sociale, in grado di favorire il dialogo e il dibattito fra la comunità locale e tutti gli attori della scena urbana e di promuovere la diffusione della cultura della partecipazione e della conoscenza sui temi della città».

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L'ultima delle iniziative di U-Lab è il contest #REGENER, lanciato ad aprile dell'anno scorso con scadenza iniziale al 31 luglio 2021, posticipata poi a settembre per consentire una partecipazione più ampia.

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«Il contest rientra in un più ampio progetto artistico finanziato nell’ambito dell'avviso pubblico Spazi di Prossimità dell’ARTI, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione, e della sezione Politiche giovanili e Innovazione sociale della Regione Puglia. È nato con l’obiettivo di recuperare, generare ed ampliare il legame emotivo diretto con la città attraverso strumenti di aggregazione digitali, sociali e culturali. Lancia una sfida dunque a cittadini, bambini, ragazzi e appassionati: essere generativi e coinvolgenti per la creazione di una galleria digitale che racconti la realtà che viviamo», racconta Federica Fiorio. E aggiunge: «In particolare #REGENER ha come focus la realizzazione di un’idea progettuale di rigenerazione urbana di un comparto preciso del tessuto edilizio della città di Bitonto, che coincide con le tre maglie urbane dell’area del vecchio tram».

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Perché è importante diffondere e promuovere la rigenerazione urbana?

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«Per provare ad immaginare scenari di miglioramento delle condizioni di vita del quartiere di progetto, attraverso un’organica integrazione della funzione residenziale, con l’inserimento di funzioni specialistiche di servizio rispetto alla vita cittadina e la creazione di nuovi spazi aperti di elevata qualità architettonica, per poter consegnare alla comunità cittadina spunti di riflessione sulla riqualificazione di aree e comparti sottoutilizzati o in abbandono».

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Chi ha coinvolto il contest e comè avvenuta la scelta del progetto vincitore?

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«Al contest hanno partecipato giovani studenti di architettura in raggruppamenti informal. Nella selezione della proposta vincitrice abbiamo voluto coinvolgere tutta la comunità attraverso un voto sui nostri canal social, dove abbiamo creato gallerie di immagini dedicate ad ogni singolo progetto candidato, e un voto per i visitatori di una mostra appositamente allestita nella nostra sede per apprezzare dal vivo i diversi percorsi progettuali immaginati dai partecipanti».

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Quanti progetti hanno partecipato e qual è stato il vincitore?

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«I progetti partecipanti che hanno aderito al contest sono stati quattro: Upside-down (a cura di Federica Nanni, Sara Sacco, Pierangelo Urso, Luca Nenna, Cristina Vippolis, Federica Valente, Rosa Valentina Terrone, Carmela Tavolari, attualmente studenti alla facoltà di Architettura del Politecnico di Bari); Urban Regeneration Z (di Federica Casadibari, Miriana Degregorio, Martina Guarini, Giorgia Monticelli, Margherita Palumbo, Stefania Proscia, Giulia Rippa, Alessia Saulle; Lookup (di Daria Salamida, Isabella Tattilo, Francesca Porcelli, Anna Vacca e Noemi Valente; Connessioni – Rigenerazione in chiave di Sergio Pinto, Loredana Punella, Giuseppe Resta, Chiara Rifino, Sara Spadavecchia, Paola Tota Giancaspro, Rebecca Tupputi, Claudio Zurlo. Il progetto vincitore, Upside-down, è stato decretato dalla somma dei voti ottenuti da una giuria tecnica (composta da professionisti nel campo dell’architettura e della rigenerazione urbana, appositamente selezionata dall’ente), dalla giuria social e da quella popolare. Il premio dedicato al progetto vincitore è rappresentato da una collezione di monografie di architettura. La premiazione si terrà domani alle 18 nella nostra sede in via Giandonato Rogadeo 52, alla presenza della giuria tecnica. È apprezzabile, nei lavori pervenuti, l’impegno dedicato all’analisi del tema, alla ricerca di una filosofia progettuale coerente con sviluppi ed esiti diversificati ma tutti pertinenti, meritevoli e pregevoli».

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Tornando a U-Lab , quali sono le attività e i progetti in corso? E quelli futuri?

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«U-Lab è destinatario dal 2020 della misura regionale “Luoghi comuni: Diamo spazio ai giovani!”, promossa dalle Politiche giovanili della Regione Puglia e dall’Arti e finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili, attraverso la quale ha avviato un percorso di co-progettazione con il Comune di Bitonto per la riattivazione di uno spazio nella Biblioteca comunale, con un progetto d’innovazione sociale dal titolo U-Lab Hub, di cui oggi è e responsabile con un contratto di comodato d’uso gratuito. Questo progetto, sviluppato con la collaborazione di un partenariato di associazioni ed enti del territorio, ha portato alla creazione di un luogo dove intraprendere un percorso di ri-scoperta del senso di appartenenza del cittadino al territorio. Ci auguriamo con i progetti futuri di rafforzare la nostra esperienza sul territorio contribuendo alla creazione di una comunità in grado di diffondere la cultura della partecipazione come filosofia di azione nelle dinamiche pubbliche, e di stimolare il coinvolgimento attivo dei cittadini nei processi di educazione, formazione, crescita e cura del patrimonio e dei beni comuni».

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Come si può aderire al laboratorio urbano e perché è importante farlo per una partecipazione più attiva della cittadinanza e dei suoi professionisti?

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«Si può aderire a U-Lab sottoscrivendo il modulo d’iscrizione, contestualmente al versamento della quota associativa annuale. I dettagli sono consultabili nell’apposita sezione del nostro sito web https://www.ulabaps.it/come-iscriversi/. È importante farlo per i motivi spiegati prima, cioè per diffondere sempre più una cultura della partecipazione ampia e inclusiva come metodo di coinvolgimento permanente della comunità nelle scelte strategiche e nelle dinamiche di sviluppo pubbliche, stimolando il coinvolgimento attivo dei cittadini che possono, così, rendersi interpreti e attori della propria comunità di riferimento».

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venerdì 21 Gennaio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:09)

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