Attualità

Sbarca a Bitonto centralinedalbasso: sistema low-cost per misurare l’inquinamento

Tommaso Cataldi
Centralina per la misurazione dell'inquinamento
Bastano una presa di corrente e una connessione wi-fi per installare una centralina. I dati vengono inseriti in un circuito mondiale
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Monitorare costantemente gli effetti delle polveri inquinanti sul nostro territorio. Con questo nobile obiettivo sbarca a Bitonto “centralinedalbasso”, un progetto ad ampio respiro a cui possono partecipare cittadini e istituzioni, che si propone di misurare l’inquinamento atmosferico da particolato in tempo reale e in modo diffuso sul territorio.

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Tutta nasce a novembre 2020, in piena pandemia, grazie ad un incontro virtuale nell’ambito del progetto di partecipazione Gener-Azioni ECO promosso da Anspi Circolo Oratorio Sant’Agostino Bitonto, nell’ambito del bando Puglia Partecipa. Durante l’incontro si è parlato di inquinamento atmosferico e dei suoi impatti sulla salute con Vito D’Alessandro, Marco Tribuzio, Domenico Guarnieri e Maurizio Cariello, dottore in scienze chimiche. E con Emanuele Rucci, ingegnere informatico, di centraline low-cost in grado di valutare il livello delle sostanze inquinanti (PM 10/PM 2.5) del biossido di azoto oltre che di temperatura e umidità, così da avere una fotografia completa della qualità dell’aria.

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Un progetto, quello delle centraline, che ha come obiettivo – oltre a quello di realizzare una rete di monitoraggio dal basso che sensibilizzi la cittadinanza sulle problematiche legate alla qualità dell’aria – anche quello di innescare trasformazioni nei comportamenti sociali, come la riduzione dell’uso dei veicoli a motore in favore di biciclette o degli spostamenti a piedi.

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“È una sorta di tubo dell’acqua – spiega Vito D’Alessandro a Bitontolive – che ogni cittadino può installare all’esterno della propria abitazione. Sono necessari una presa di corrente e una connessione wi-fi. Fatto questo, la centralina comincia già a registrare i dati e li pubblica su un circuito internazionale, rendendoli visibili a tutti”.

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Infatti sul sito web sensor.community è possibile visualizzare la rete globale delle centraline installate in tutto il mondo: al momento ce ne sono poco più di 14mila dislocate in 70 nazioni, che ad oggi hanno raccolto più di 15 miliardi di dati ambientali. Addirittura sul portale centralinedalbasso.org è possibile acquistare una centralina, il cui costo si aggira attorno ai 50 euro. Ma, a causa dell’aumento del costo delle materie prime, nelle prossime settimane il prezzo è destinato ad aumentare. Assieme al materiale, già assemblato, vengono recapitate anche le poche informazioni di installazione e configurazione.

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“Io abito nel centro storico e ne ho installata una, la prima a Bitonto – continua Vito D’Alessandro – e mi sono accorto che la sera, a causa dell’accensione delle caldaie per il riscaldamento e dei caminetti, i valori dell’inquinamento tendono ad alzarsi. Ovviamente queste centraline non hanno la stessa precisione di quelle dell’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, ndr) ma sono affidabili e danno un sentore del livello di polvere sottili nell’aria. So che ne verranno installate altre nella nostra città e sarebbe auspicabile l’intervento delle istituzioni locali, viste anche le tante fonti d’inquinamento che ci circondano”.

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domenica 23 Gennaio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:08)

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