Attualità

Tour nelle campagne di Palombaio, tra rifiuti e paesaggi desolanti

Tommaso Cataldi
Rifiuti abbandonati nelle campagne di Palombaio
Non bastano le buone pratiche della raccolta differenziata, si diffonde il malcostume di abbandonare immondizia nei terreni agricoli
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Anche lungo la provinciale 89 che collega Bitonto alle frazioni prende piede lo sciagurato sport del lancio del sacchetto di rifiuti dal finestrino dell’auto, con l’estensione del sistema di raccolta differenziata porta a porta all’intero territorio cittadino. Nelle frazioni di Palombaio e Mariotto, così come nel centro antico di Bitonto, non si tratta di una novità ma di un’abitudine consolidata ormai da dodici anni. Ma da un mese e mezzo a questa parte, com’era prevedibile, è cresciuto il numero delle buste d’immondizia abbandonate sulla 89. A fronte di questi atti d’inciviltà, la stragrande maggioranza dei bitontini si sta impegnando a praticare il porta a porta, tanto che la raccolta differenziata è arrivata a raggiungere l’81% circa di rifiuti differenziati in rapporto a quelli conferiti, nel periodo dal 23 al 29 maggio. E la produzione complessiva dei rifiuti, rispetto al 2021, è scesa del 13%. Ciò vuol dire che, complice la scomparsa dei cassonetti dalle strade cittadine, la maggior parte della popolazione si sta impegnando a differenziare, raggiungendo ottimi risultati. Segno che le campagne di sensibilizzazione e comunicazione di Sanb e Comune stanno funzionando, anche se c’è ancora da lavorare per migliorare il servizio.

Se il centro urbano comincia a “respirare”, le campagne piangono. Basta scorrere le immagini della pagina facebook “Sanb Bitonto” per rendersi conto di quanto la barbarie abbia contaminato i terreni agricoli che dovrebbero rappresentare per tutti noi un patrimonio da custodire. E purtroppo gli interventi di pulizia straordinaria di alcune strade rurali hanno breve durata, perché dopo poche ore vengono di nuovo prese d’assalto da buste e rifiuti ingombranti.

Abbiamo perlustrato le strade di campagna che circondano Palombaio per fotografare lo stato dell’arte, e abbiamo constatato una situazione che ha radici lontane, perché non nasce in queste settimane ma si protrae ormai da anni. Il nostro giro comincia dal prolungamento di via Pannone e, dopo poche decine di metri, spuntano i primi bustoni neri fino a giungere ad un cumulo di rifiuti, prevalentemente di materiali edili di risulta, che si trova lì da anni e, di tanto in tanto, è alimentato da nuovi sversamenti. Il tour continua sulla stessa strada, costeggiando la carcassa di un’auto incendiata e abbandonata in un fondo agricolo incolto. Immancabili pneumatici, altre buste sparse qua e là e svoltiamo in località Malnome, sino a raggiungere l’incrocio con la provinciale 89 verso Mariotto e immettendoci su via Torre di Lerma. Poco dopo il crocevia, veniamo accolti da un piccolo casolare diroccato ma abitato e circondato da un letto di rifiuti: vecchi infissi, secchi di vernice, tubolari, sanitari, plastica varia, rotoli di materiale impermeabilizzante per terrazzi che dovrebbe essere appositamente smaltito. Un paesaggio a tratti desolante che, continuando la circumnavigazione di Palombaio, ci porta ad un altro snodo attraversando via Cela: quello con la provinciale 22 che conduce a Ruvo e Terlizzi, una zona denominata “Ponticello” a causa della sua conformazione. Da un lato e l’altro della strada emergono residui di rifiuti di ogni tipo dati alle fiamme, così come in un fondo poco distante. Un’intera distesa di terreno, circondata dal verde degli ulivi, di colore nero a causa delle fiamme appiccate intenzionalmente per bruciare spazzatura, mettendo a rischio gli alberi vicini. Ultima tappa del nostro viaggio è via Casina di dentro, con l’ormai “storica” collinetta di rifiuti accatastati all’incrocio con via Cela, una strada percorsa quotidianamente da ciclisti e runner.

Uno spettacolo avvilente, che fa rabbia soprattutto perché il ritiro degli ingombranti è un servizio a domicilio fornito gratuitamente da Sanb. Invece si preferisce agire nell’illegalità, e scaricare di tutto in campagna. Altrettanto gratuito è il conferimento dei rifiuti nel centro di raccolta nella zona artigianale di Bitonto. Basta poco per avere rispetto della natura e degli altri, per non inquinare le campagne e l’immagine della nostra città.

domenica 26 Giugno 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:22)

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