Attualità

Caos Tari, tra aumenti ed ennesime criticità del sistema ‘porta a porta’

Tommaso Cataldi
Tari (tassa sui rifiuti)
Dopo gli ulteriori rincari sul tributo 2018 e le mancate riduzioni a chi pratica la differenziata, solo mercoledì l'Asv ha fatto notare che i rilevatori in dotazione ai netturbini non sono funzionanti
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La questione Tari continua a far discutere – e non poco – tutta la popolazione bitontina, dal centro alle frazioni, anche in seguito alle ultime comunicazioni fornite da alcuni esponenti dell’assise comunale in merito alla raccolta differenziata.

In principio, il dibattito è diventato incandescente sugli ennesimi aumenti che stanno affliggendo in queste settimane le famiglie bitontine per la Tari 2018 con balzelli di cifre che si sono protratti tra qualche decina d’euro – secondo la maggioranza – e addirittura circa 100 euro, secondo l’opposizione. Forse la verità sta nel mezzo perché l’aumento medio per una famiglia dovrebbe aggirarsi attorno ai 20 euro. Anche se pur sempre di aumento si tratta. Soprattutto per quegli utenti del centro storico e delle frazioni di Palombaio e Mariotto che da ormai dieci anni praticano il sistema “porta a porta”, inizialmente previsto come progetto pilota per 18 mesi. E sono loro i primi ad essere contrari all’ulteriore aumento, perché vedono i propri sforzi e sacrifici quotidiani non premiati con una riduzione ma addirittura equiparati alle altre zone cittadine, con cartelle esattoriali ugualmente più pesanti.

C’è da ricordare però che la riduzione della Tari per gli utenti virtuosi che applicano il sistema “porta a porta” avrebbe dovuto trovare applicazione già nel 2017, quando era prevista una scontistica del 20% a quelle famiglie che avessero totalizzato un determinato numero minimo di conferimenti mensili.

A chi spettava (e spetta tuttora) la rilevazione dei conferimenti? La risposta è presto detta: spetta all’Asv, l’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, tramite rilevatori forniti in dotazione ai netturbini dal marzo 2016. L’unico problema è che, secondo i dati raccolti dall’Asv, nel 2017 solo una ventina di famiglie in totale avevano diritto allo sconto. Possibile che nemmeno l’1% di utenti residenti tra centro storico, Palombaio e Mariotto, avesse raggiunto il numero minimo di conferimenti mensili? Vien da pensare che ci sia qualcosa che non quadra. La risposta alla precedente domanda, sollecitata anche dall’assessore alle politiche ambientali Rosa Calò, l’ha fornita mercoledì scorso il consigliere comunale Dino Ciminiello, il quale con un post pubblicato sul suo profilo Facebook ha reso pubblica una relazione dell’Asv in cui vengono riscontrati problemi ai rilevatori sottoposti giornalmente anche a 200 rilevazioni per operatore, “portando di tanto in tanto ad un naturale blocco meccanico del dispositivo, con conseguente necessità di inviarlo in assistenza all’azienda fornitrice”. Nessun dirigente dell’Asv però aveva mai esposto pubblicamente prima d’ora che le mancate riduzioni alla Tari erano causate dei malfunzionanti rilevatori.

E c’è da giurare che nel 2019 si verificherà la medesima situazione. Per una questione di trasparenza e correttezza, l’Asv dovrebbe rendere pubblici i dati trimestrali di tutti gli utenti che praticano il “porta a porta”. Azione, però, che nel primo trimestre gennaio-febbraio-marzo dell’anno in corso non è avvenuta. Interrogata via mail da BitontoLive su questa precisa questione, l’Asv – per voce del direttore generale Giuseppe Pasculli – ha risposto che l’azienda si trova “nel momento forse più delicato della storia” avendo visto “l’avvio di nuovi servizi in altre città e la preparazione della gara a doppio oggetto nel nostro comune, fornendo peraltro report, documentazione e dati al fine del possibile avvio della Sanb” e senza considerare che l’azienda è alle prese con una serie di adempimenti burocratici da ottemperare. Ma il paragrafo più importante della mail è quello in cui si dice esplicitamente che “al momento non è possibile rilevare i dati richiesti perché il software non restituisce dati puntuali ma da elaborare e correggere”.

Pur comprendendo le tante faccende burocratiche da sbrigare, c’è da considerare che i cittadini, ormai stanchi e spazientiti dai continui aumenti, si chiedono per quanto tempo ancora andrà avanti questa situazione, che li ha visti illudersi per ben due anni di ottenere una possibile riduzione – equivalente ad una sorta di premio – sulla tassa per la spazzatura. È ora forse che l’Asv faccia chiarezza accollandosi le proprie responsabilità e che la politica trovi le giuste soluzioni ad una questione ormai annosa.

sabato 30 Giugno 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 20:07)

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michele cortese
michele cortese
5 anni fa

E' arrivato il momento di chiarire e risolvere i problemi della tari altrimenti il prossimo anno avremo da pagare altri aumenti e zero servizio basta si rischia di avere ricorsi x spazzatura non nostra