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Addio a Mario Moretti. Lo ricordano così alcuni amici a lui molto cari

La Redazione
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Tommaso Traetta: un racconto di Mario Moretti - prima parte
Bitonto perde uno dei suoi cittadini più attivi e versatili in ambito culturale. Uno dei suoi sogni era rinominare Porta Baresana in "Porta della Pace"
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Da ieri la città è in lutto. Bitonto perde infatti uno dei suoi cittadini più attivi e versatili in ambito culturale. All’età di 73 anni si è spento il professor Mario Moretti, pittore, ex insegnante di scuola media, ma anche divulgatore e grande appassionato di musica, in particolare dell’opera di Tommaso Traetta.

Moretti è stato tra coloro che avviarono le procedure per il rimpatrio delle spoglie del musicista bitontino e, nel 1979, insieme ad una delegazione di artisti, politici e appassionati, si recò nella città lagunare per riportare in patria quel che restava dell’illustre Tommaso.

Pochi anni fa l’Associazione culturale “Cenacolo dei Poeti” aveva prodotto una serie di video, dedicati proprio al racconto che Moretti fa del suo rapporto con Traetta, dove il pittore mostra i propri dipinti e racconta diversi aneddoti, tra cui proprio quello del viaggio a Venezia.

E proprio un veneziano doc, l’organista Iolando Scarpa, aveva tenuto un concerto a Bitonto nel 2015, grazie alla storica amicizia con Mario Moretti. I due hanno collaborato per anni alla riscoperta e alla valorizzazione della figura e, soprattutto, della musica di Traetta. L’ultimo frutto di questa collaborazione era stato proprio il concerto tenutosi nella chiesa di San Francesco da Paola, organizzato con la collaborazione della nostra redattrice Mariagrazia Lamonaca, che ricorda: «Ogni volta che incontravo Mario si parlava di progetti, concerti, mostre. Voglio conservare questo ricordo, il ricordo di un uomo generoso e disinteressato che, anzi, come unico interesse aveva la valorizzazione delle potenzialità della nostra città».

Parole di profonda tristezza sono giunte anche da Trieste, dove risiede attualmente Iolando Scarpa: «Sono tremendamente costernato e addolorato. Se ne va un amico carissimo e un compagno di tante avventure musicali. Mario era un entusiasta della musica di Traetta, non era un arido musicologo, ma un acceso appassionato. Mi mancheranno i tratti a volte sanguigni delle sue polemiche e sfuriate. Posso ora solo affermare che sono felice di averlo conosciuto e frequentato» è il suo commento commosso.

Da Biberach, in Germania, è invece giunto il messaggio di cordoglio del musicologo tedesco Jörg Riedlbauer, recentemente intervistato dal “Cenacolo dei Poeti“, che ricorda il contributo fondamentale di Mario Moretti alla composizione del suo importante volume “Die Opern von Tommaso Trajetta” (“Le opere di Tommaso Trajetta”).

Anche da Giuseppe Ellero, studioso veneziano tra i più grandi estimatori di Traetta, nonché custode di alcune reliquie del musicista conservate presso la chiesa dell’Ospedaletto di Venezia, sono giunte frasi di affetto e vicinanza.

Commozione anche da parte del presidente del “Centro Ricerche”, Stefano Milillo, che su facebook ha riportato: «Un cuore grande, una sensibilità straordinaria. Mario era la musica ed era Traetta. A lui si deve la riscoperta in tempi moderni del sommo musicista bitontino, la sistematica raccolta delle sue musiche, la tenace volontà nel diffondere nel mondo la sua arte sublime. Ricordiamo Mario come uno dei fondatori del Centro ricerche, come presidente dello stesso centro, come uomo che ha lasciato un segno nella cultura musicale di Bitonto. Voli in alto con il suo canto». E scrive ancora Milillo: «Sono contento che il Traetta opera festival abbia riconosciuto la valenza di Mario Moretti. Il lavoro silenzioso e oscuro di ricerca spesso non premia, anche se inebria di gioia chi lo esegue».

Il Traetta Opera Festival ha infatti voluto ricordare così l’amico scomparso: «Ricordiamo oggi la passione di un amico. Il suo contributo per una “Traetta renaissance” che partisse dalla nostra Bitonto. L’amore per questa terra ed il suo illustre genio musicale. Grazie, Mario Moretti. A tuo esempio, il Traetta Opera Festival, riconoscente».

Ricco di affetto e ricordi personali anche il pensiero dedicato a Mario dal giornalista Marino Pagano, altro suo caro amico: «Gli amici migliori e i cittadini innamorati della comunità e della sua storia che vanno via. Provavo e provo grandissimo affetto per Mario Moretti, ricercatore musicologo e artista bitontino. Grande tristezza. Le sue “gasteme” al sapor di sorriso, le dimenticanze sui nomi e sui dettagli unite ancora ad imprecazioni in salsa bitontina, i motti in rima, “noi non siamo meridionali, noi siamo merdionali”, l’amore gioioso ma talvolta anche ferito per la città. E tanto altro. Non dimentico l’affetto premuroso per i nipoti. Oppure l’amore devoto per suo zio, il caro Peppino Moretti. Ci vedemmo a Santo Spirito il pomeriggio stesso della morte dello zio, qualche anno fa. Era distrutto. È stato tra i soci fondatori del Centro Ricerche nel 1968. Mario, in tempi divorati da una tecnologia onnivora, era forse ormai l’ultimo che, quando non ti trovava a casa o sul cellulare stesso, ti lasciava un bigliettino nella cassetta postale per dirti che era passato a portarti un libro o anche solo a salutarti. Mi mancherai tantissimo. Salutami Tommaso, amicone mio».

Non poteva mancare, infine, un ricordo da parte del professor Nicola Pice, grande amico di Moretti e compagno di tantissimi progetti: «Si è spento Mario Moretti, un amico che ci ha arricchiti col suo saper guardare oltre e col suo racconto di spazi e tempi spesso non facili da cogliere».

Ricordiamo che chiunque volesse dare un ultimo saluto a Mario Moretti può recarsi questa mattina, a partire dalle 12, nella parrocchia di San Leone. Il rito Eucaristico sarà celebrato alle 17.

lunedì 13 Agosto 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:48)

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Antonio Augurio antonio.augurio@fastwebnet.com
Antonio Augurio antonio.augurio@fastwebnet.com
5 anni fa

Una persona umile ma molto colta. Una perdita per Bitonto. Spero che non cada nel dimenticatoio come tanti altri