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Zes, Damascelli: «Subito approvazione kit di decontribuzione da parte dei Comuni e censimento aree»

La Redazione
Zes
La nota del consigliere regionale di Forza Italia
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Tante parole e pochi fatti. Sulle Zone Economiche Speciali (Zes) ènarrivato il momento di agire per dare forma e concretezza ad un progettoncruciale per il futuro della nostra comunità. In Puglia sono previste due Zesnper complessivi 4550 ettari, che potrebbero traghettare tutto il territorionverso una prospettiva moderna, attraendo nuovi e cospicui investimenti. Sarebbenil caso, però, di avviare una verifica di quanto è stato fatto da Regione enComuni fino ad oggi, perché noi nelle Zes ci crediamo ma temiamo tempi biblici.nIl piano strategico è stato trasmesso dalla Regione al Ministero? A che puntonsono tutti gli atti amministrativi conseguenti? Il Consorzio Asi e i Comuninhanno effettuato un censimento delle aree effettivamente libere e dunquendisponibili per essere concretamente occupate da nuove aziende?
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I Comuni devono fare subito a loro parte, approvando il kitnfiscale con la decontribuzione (abolizione di Imu, Tari, Tasi) ed avviandonuna seria ed efficace semplificazione burocratica e amministrativa pernincentivare l’insediamento di nuove imprese. Le Zes rappresentano un’occasionendi rilancio economico, produttivo e occupazionale per tutto il nostronterritorio, assolutamente da non perdere.

La politica deve dare una risposta anche a coloro chenpossiedono terreni nella zona Asi di Bari-Bitonto-Giovinazzo, fuori dalnperimetro delle Zes: qui ci sono moltissimi terreni agricoli tipizzati comensuoli edificatori ad uso industriale. Di conseguenza, i costi sostenuti daglinagricoltori in termini di tassazione sono salatissimi ed iniqui. Senzanconsiderare le spese per le imposte in caso di successione, che arrivano ansuperare il costo stesso del terreno. I proprietari hanno subito per decenninuna tassazione esosa, senza mai ricavarne nulla. Si tratta di aree industrialinsolo sula carta, diventate solo uno strumento per prelevare soldi dalle taschendei cittadini. Un vero e proprio sopruso. Una situazione che ha del paradossalene a cui i Comuni devono porre rimedio senza più rinvii”.

sabato 22 Settembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:31)

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