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Contro l’uso sconsiderato di droghe, alcol e cellulari: CAPS lancia la campagna #pensaachiresta

Annarita Cariello
Foti
In collaborazione con i Comuni di Bitonto e Bari, Asl e Garante dei diritti dei minori, punta a sensibilizzare le nuove generazioni sulle conseguenze drammatiche derivanti dalle dipendenze di ultima generazione
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Una famiglia che non può più fare colazione con il proprio figlio, vittima di un incidente in moto. Un uomo che non può più ballare con la sua compagna, deceduta per aver perso il controllo della propria auto a causa di una birra in più. Un’adolescente che vive nel ricordo dell’amico, scomparso perché non si è accorto delle auto in transito mentre leggeva whatsapp sul cellulare. Immagini banali ma incisive, di una quotidianità lacerata da un destino drammatico, una routine spezzata da una disattenzione. Sono questi i soggetti scelti dalla cooperativa sociale CAPS, promotrice della campagna di sensibilizzazione #pensaachiresta, all’interno del progetto “No Alcol no Crash”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dip. Della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e Dip. per le Politiche Antidroga), in rete con i Comuni di Bitonto e Bari, l’Asl e l’Ufficio del Garante dei diritti del Minore della Regione Puglia.

Ad introdurre il progetto, che ha visto un coinvolgimento fattivo dell’amministrazione comunale, è intervenuto ieri, in conferenza stampa, l’assessore al welfare Gaetano De Palma: «Questa iniziativa bolle in pentola già da tempo ma solo a fine 2018 abbiamo trovato le risorse per poterlo sostenere, coinvolgendo anche la Polizia Locale che è sempre attiva sul territorio nei progetti di sensibilizzazione delle nuove generazioni», ha spiegato De Palma. Che ha aggiunto: «Il progetto ha due finalità: educare alla sicurezza stradale e sensibilizzare contro l’uso sconsiderato di alcol, droghe e smartphone, che possono avere conseguenze negative alla guida su strada». E ha ricordato l’episodio tragico della morte di due giovani ragazzi di Palombaio, avvenuta a fine 2018, proprio a causa dell’alta velocità, dopo una serata di divertimenti.

A prendere la parola, successivamente, è intervenuta la dottoressa Carmela Elia del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asl, la quale ha riportato alcuni dati allarmanti proprio relativi al consumo di alcol, che farebbe registrare il più alto indice di mortalità. «Non solo l’alcol agisce direttamente sulla salute, provocando anche la morte dell’individuo, ma produce conseguenze anche sulla salute degli altri, se si pensa agli incidenti domestici, stradali, infortuni sul lavoro, aggressioni e lesioni permanenti ai bambini nati da madri che hanno fatto massiccio utilizzo di alcol durante la gravidanza», ha spiegato. «Questi dati ci spingono ad attivarci significativamente per tutelare non solo chi dipende da alcol o droghe, ma anche chi gli sta intorno. Dunque, dico a questi individui, utilizzando lo slogan del progetto: prima di abusare di sostanze psicoattive pensate a chi resta, ma anche a chi arriverà», ha concluso l’Elia.

Poi, sia il comandante maggiore della Polizia Locale, Gaetano Paciullo, che il responsabile dell’Ufficio di piano, Andrea Foti, hanno esposto le progettualità delle forze dell’ordine e dell’amministrazione nell’ottica di una maggiore sensibilizzazione delle utenze più giovani, considerando che il 40% degli incidenti stradali avviene per utilizzo del telefono alla guida, e la restante percentuale per assunzione di sostanze quali alcol o droghe. «Vogliamo puntare ad una educazione ai comportamenti virtuosi nei giovani, affinchè fungano da esempio per i più grandi, perché comprendano e diano il giusto valore alla vita», ha commentato Paciullo.

Infine, spazio al vicepresidente della cooperativa CAPS, Cristian Signorile, per i dettagli del progetto. Un’iniziativa che nasce da lontano, dagli arbori della cooperativa, in risposta alle problematiche legate alle dipendenze da alcol o droghe, dapprima nel quartiere San Paolo di Bari e poi in tutto il territorio e nei Comuni limitrofi. «”No Alcol No Crash” per noi rappresenta un progetto importante perché ha ottenuto la fiducia del Ministero, che lo ha finanziato, essendosi classificato al primo posto nella graduatoria nazionale. Questo ci inorgoglisce ma ci rende anche consapevoli dell’importanza delle nostre azioni, considerato che l’uso di alcol adesso si sta sempre più diffondendo nei giovanissimi, già a partire dai 13/14 anni, quindi ora più che mai la prevenzione deve essere precoce nelle scuole e per strada», ha esordito Signorile.

Che ha concluso spiegando le tre fasi del progetto: quella informativa, che punterà all’educazione nelle scuole e negli altri contesti sociali, a partire dalle strade e nelle fasce serali; quella esperienziale, con l’utilizzo di tecnologie (simulatori di guida o visori di realtà virtuale) per far capire ai più giovani le percezioni reali di chi guida macchine o altri mezzi sotto l’effetto di sostanze psicoattive; quella di sensibilizzazione, con materiale video e cartaceo, per una maggiore responsabilizzazione degli utenti, anche attraverso l’uso dei social network e proiezioni nelle multisale.

mercoledì 6 Febbraio 2019

(modifica il 28 Giugno 2022, 18:32)

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