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Agricoltura, arriva l’app “InBioAIQua” per riconoscere gli organismi alieni

La Redazione
La conferenza stampa del progetto InBioAIQua
Dal 25 aprile incontri itineranti in 45 comuni pugliesi per illustrare il progetto. A Bitonto il 23 maggio
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Una App per monitorare la presenza e l’arrivo di organismi alieni. È questo lo strumento al centro del progetto InBioAIQua, ideato dall’Università degli studi di Bari (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti).

I ‘citizen scientists’ potranno scattare foto che saranno esaminate da esperti entomologi guidati dal professore Francesco Porcelli, ideatore del progetto, e ricevere informazioni utili per contrastare le invasioni biologiche. L’App sarà un utile strumento per promuovere la conoscenza, informare e accrescere la consapevolezza dei cittadini, degli agricoltori in particolare, per la difesa del verde e la salvaguardia della biodiversità.

Il progetto InBioAIQua è stato presentato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’assessorato all’agricoltura della Regione Puglia, alla quale hanno partecipato il professor Francesco Porcelli, del DiSSPA (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti), la dottoressa Maria Antonietta Porcelli di Agriplan, la dottoressa Filomena Picca (responsabile misura 1 PSR Puglia), e il dottor Luca Limongelli (autorità di Gestione del PSR Puglia).

L’obiettivo del progetto InBioAIQua, è di informare tempestivamente e qualitativamente gli operatori agricoli, sentinelle del territorio, sulle invasioni biologiche da organismi alieni, invasivi e da quarantena, trasferendo informazioni tecniche e favorendo l’integrazione con esperti di fama internazionale. Le barriere naturali che limitavano lo sviluppo della flora e della fauna entro determinate regioni sono ormai venute meno. Così varie specie si spostano a migliaia di chilometri dal loro habitat naturale. Queste sono definite specie alloctone (o aliene). Alcune di esse non sopravvivono nel nuovo habitat, altre si diffondono e insediano sino a causare un danno all’ecosistema esistente, alle attività agricole e zootecniche. Le specie alloctone che hanno tale impatto negativo si chiamano specie invasive.

Il progetto InBioAIQua si occupa di alcune di queste specie aliene come ad esempio: Philaenus spumarius (vettore di Xylella fastidiosa) la Drosophila suzukii (moscerino della frutta), Aleurocanthus spiniferus (da cui deriva la fumaggine) Agaonidae (vespe dei fichi).

Dal 25 aprile partiranno i workshop tematici itineranti Cosa sono, come riconoscerli, cosa fare. Uso di strumenti SW, HW, IT, e lot al primo contatto con un Organismo Alieno, Invasivo o da Quarantenain 45 comuni pugliesi. Attiva anche una landing page e tutti i canali social contraddistinti dal nome InBioAIQua. Mercoledì 17 aprile alle ore 16 (nell’aula magna dell’ex facoltà di Agraria in via Amendola 165/A) è previsto il convegno sul tema: Gli Organismi Alieni, Invasivi o da Quarantena: come riconoscerli.

Calendario appuntamenti

25.04.19 – Otranto, Giurdignano, Uggiano La Chiesa, Minervino di Lecce;

26.04.19 – Castro, Andrano, Tricase, Casarano;

27.04.19 – Nardò, Taviano, Gallipoli, Leverano;

28.04.19 – Copertino, Monteroni di Lecce, Campi Salentina;

09.05.19 -San Pietro Vernotico, Mesagne, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni;

10.05.19 – Martina Franca, Grottaglie, Manduria, San Giorgio Ionico;

11.05.19 – Taranto, Massafra, Palagiano;

12.05.19 – Altamura, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Palo del Colle;

23.05.19 – Bitonto, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Molfetta;

24.05.19 – Trani, Andria, Minervino Murge;

25.05.19 – Canosa, Cerignola;

26.05.19 – Orta Nova, Trinitapoli;

31.05.19 – Vico del Gargano, Vieste;

01.06.19 – San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis.

Il professor Francesco Porcelli incontrerà i partecipanti nelle piazze dei comuni coinvolti ed illustrerà caratteristiche, presenza e diffusione sul territorio degli Organismi Alieni, Invasivi e da Quarantena e prime azioni di contrasto grazie allausilio di un furgoncino dotato di sistema audio-video digitale mobile.

Per il professor Porcelli “il progetto è disegnato per indurre nel maggior numero di persone e in più strati possibili del sociale che ci circonda una reazione di interesse verso questi organismi alieni invasivi e da quarantena, nella speranza che un pouna sorveglianza territoriale, un pouna accresciuta coscienza del ruolo che ogni cittadino può e deve avere nella gestione della cosa pubblica, risulti una interazione positiva”.

Grazie ad una informazione capillare, precisa e documentata, sarà quindi possibile contrastare tempestivamente e concretamente le invasioni biologiche evitando i danni diretti allagricoltura, alla silvicoltura, alla floricoltura, allapicoltura, registrando un aumento sostenibile della produttività, della redditività ed efficienza delle risorse negli agro-sistemi.

Il progetto InBioAIQua è realizzato nellambito della Misura 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazionegrazie a quanto previsto dalla Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative ed azioni di informazione– Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014– 2020 Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambiente.

La dottoressa Filomena Picca, responsabile della misura, ha sottolineato l’importanza “della formazione e informazione in agricoltura rivolta ai giovani agricoltori. Con questa misura abbiamo già finanziato 23 progetti e grazie ad un ulteriore incremento della dotazione finanziaria riusciremo a far partire altre interessanti azioni formative già in graduatoria”.

martedì 16 Aprile 2019

(modifica il 28 Giugno 2022, 18:02)

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