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Festa Santi Medici, don Vito Piccinonna: ‘Scelto tema del Mediterraneo perché sia agorà di incontro’

Tommaso Cataldi
Don Vito Piccinonna accanto a monsignor Cacucci
Alla vigilia della festa, il parroco del santuario manda un messaggio ai pellegrini
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Mancano poche ore alla festa religiosa forse più sentita della città di Bitonto, la processione dei Santi Medici Cosma e Damiano, alla quale accorrono migliaia di pellegrini e fedeli provenienti da tante regioni italiane. Il tema scelto quest’anno è “Mediterraneo, frontiera di speranza” e BitontoLive ha intervistato il parroco della Basilica dei Santi Medici, don Vito Piccinonna.

Immaginiamo che il tema scelto combaci con ciò che sta accadendo da mesi ormai nel Mediterraneo, un mare attraversato ogni giorno da decine di profughi ma un mare spettatore anche dell’oppressione turca in Siria. È così?

«Sì, è così, innanzitutto perché i Santi Medici Cosma e Damiano provengono dalla Siria e sappiamo cosa sta accadendo lì, i telegiornali riportano solo alcune di quelle immagini così truci di persone nostri fratelli e sorelle. Oggi, più come mai, si impone l’attenzione per il Mediterraneo, che è chiamato ad essere un’agorà di incontro tra popoli, religioni, culture. Non possiamo avere degli occhi chiusi sulla realtà che ci circonda. È bello che tutti riflettano su questi temi durante la nostra festa perché ci invitano ad aprire gli occhi nei confronti di tante sofferenze, così come loro nella loro vita sono stati vicini a tanti drammi e malattie, divenendo guaritori di anime e corpi. I Santi Medici ci invitano quindi a dialogare e, se non lo facciamo nel nostro piccolo, non lo saremo nemmeno nelle relazioni più grandi. Il tema poi va di pari passo con l’incontro che Papa Francesco il 23 febbraio 2020 terrà a Bari, a conclusione di una settimana di dialogo tra le delegazioni di vescovi dei 19 Paesi che si affacciano proprio sul Mediterraneo».

Quale messaggio senti di dare ai pellegrini bitontini e forestieri che si troveranno a Bitonto domenica?

«Sono loro, i pellegrini e i devoti, un messaggio per noi. Noi possiamo dare il messaggio del Vangelo, l’invito a partecipare alla celebrazione eucaristica ma il primo messaggio sono loro. Un messaggio di vicinanza e di solidarietà, in cui il Signore chiede di diventare consolazione per tanti perché si nota la processione quotidiana in Santuario, la processione più grande, talvolta per ringraziare, per chiedere, non solo per se stessi ma anche per gli altri. Ci sono tante povertà, visibili ed invisibili, note e meno note, che ci interpellano, ci inquietano e ci chiedono vicinanza, così come ci invitano a fare anche Cosma e Damiano».

sabato 19 Ottobre 2019

(modifica il 28 Giugno 2022, 16:56)

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Marco
Marco
4 anni fa

E ti pareva che non ci infilavano pure nella festa dei Santi Medici la solita retorica immigrazionista, del tutto politica.