Si è tenuta nella mattinata di ieri, lunedì 17 febbraio, l’inaugurazione della “Cittadella del Bambino”, un nuovo e vasto spazio pubblico nella periferia bitontina , situato in via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e creato grazie ai fondi del progetto “Periferie aperte”, bando mirato alla edificazione di opere pubbliche nelle periferie dei tessuti urbani a rischio (proprio a Bitonto ricordiamo le altre due opere finanziate dal Progetto, il parco giochi di via Enrico Berlinguer, il campo da basket e lo skatepark ).
L’ampia zona, frutto della straordinaria riqualificazione di Villa Sylos, un antico edificio del 1800 chiamato poi “Contessa” e abbandonato al degrado e agli atti vandalici, trova finalmente una rinnovata vitalità e funzione grazie anche ad un magnifico parco secolare che ospita alcune delle sculture di Franco Sannicandro, artista bitontino (morto proprio a fine febbraio di due anni fa), scultore di grande talento e apprezzato anche dalla critica nazionale, aiutando la crescita storica, artistica e culturale della città di Bitonto.
Non meno importanti sono le tantissime attività che la struttura di Villa Sylos ospita, come i laboratori di inglese accreditati Cambridge (per bambini e adulti), di cucina, di legorobotica o attività artistico espressive per i più piccoli ma anche servizi dedicati alle famiglie o al rapporto fra genitori e figli come sportelli psicosociali e di mediazione, consulenza sul mutismo selettivo ( incollaborazione con A.I.MU.SE., l’associazione italiana per il mutismo selettivo), laboratori di supporto alla genitorialità e offrendo anche la possibilità di ospitare corsi di formazione e feste.
Fra le autorità sono intervenuti Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, e Antonio Decaro, sindaco di Bari, della città metropolitana di Bari e presidente dell’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani ), che, circondati dal contagioso entusiasmo dei bambini delle scuole locali presenti all’evento, hanno mostrato una gioiosa soddisfazione per la riuscita riqualificazione dell’area e con l’auspicio che la struttura possa essere emblema di rinascita sociale e culturale attraverso la grande varietà di attività che offre alla comunità bitontina.
“Stiamo occupando con la bellezza tutti gli spazi delle periferie che erano oggetto di degrado e abbandono nell’ottica che nessun Comune deve più avere zone periferiche, ma tanti centri che vivono e nutrono la comunità” – ha affermato il sindaco Decaro. “Questo è il senso che ha ispirato il progetto che la Città metropolitana di Bari ha presentato al bando nazionale Periferie aperte qualche anno fa. Volevamo costruire un percorso di bellezza e di comunità che attraversasse tutti i 41 Comuni con la possibilità di riqualificare luoghi, ma anche attivare sinergie ed energie della comunità per far tornare a vivere questi spazi. Spero che il Comune di Bitonto, qui, possa ritrovare non solo una periferia più bella, ma possa scoprire un nuovo centro dove incontrarsi, conoscersi e stringere legami che fanno bene alla comunità”.
“È stata un’operazione di cucitura di questo quartiere con la città molto importante, non solo per i bambini e per le famiglie della zona, ma per tutti i cittadini – prosegue il sindaco di Bitonto. Proprio in quei luoghi dove molti si sentivano abbandonati, abbiamo voluto realizzare una presenza maggiore di parchi, punti sportivi e ricreativi ed anche un orto sociale. Nella Cittadella del Bambino, oltre ad un edificio antico, abbiamo recuperato un parco con annessa un’area dedicata alle sculture contemporanee. È un’idea di comunità ed educazione civica gestita da cooperative che si autosostengono attraverso tariffe sociali applicate al pubblico, garantendo ingressi gratuiti alle fasce meno abbienti”.