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“La solidarietà deve correre anche per la rete”, l’appello del Circolo “G. Caiati”

La Redazione
Solidarietà digitale
L'iniziativa è quella di spingere i cittadini a condividere le reti wi-fi per agevolare gli studenti, privi di rete internet, a seguire le lezioni a distanza
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In questi giorni le scuole si stanno attivando per assegnare o consegnare in comodato d’uso dispositivi di vario genere (tablet o notebook) per consentire agli studenti di seguire le lezioni a distanza. Con i dispositivi già presenti e con quelli che arriveranno, grazie ai fondi stanziati dal Ministero, è possibile far fronte solo ad alcune situazioni di urgente esigenza legate alla mancanza di dispositivi.

Una soluzione che, nonostante l’impegno profuso da dirigenti e docenti, a volte può provocare diseguaglianze, poiché non tutte le famiglie hanno a loro disposizione strumenti e connettività tali da consentire ai ragazzi di seguire con costanza e regolarità le lezioni on line.

In alcuni casi gli studenti utilizzano solo il cellulare, magari con schede prepagate, e i gigabyte a disposizione terminano presto, oppure per motivi logistici o scelte/difficoltà familiari in alcune abitazioni non vi è connessione fissa con il conseguente rischio che i ragazzi “restino indietro” rispetto ai compagni.

Anche Internet è un bene di prima necessità in questo particolare momento storico, come le mascherine e le derrate alimentari che, in questi giorni, cittadini ed aziende stanno donando.

Ed è per questo che il Circolo della scuola primaria e dell’infanzia “G. Caiati” ha deciso di lanciare la campagna“Il dono che non si vede”, attivando una grande iniziativa di solidarietà digitale in modo che tutti possano avere accesso al web.

Si chiede ai cittadini, ai professionisti, agli esercizi commerciali ed alle aziende ( specie per chi in questi giorni è costretto alla chiusura forzata ed ha una linea inutilizzata) di aprire la propria rete wi-fi, per far sì che, nel proprio condominio o nelle vicinanze, uno studente possa seguire le attività di didattica a distanza. La solidarietà digitale si può esercitare aprendo in modo libero e a tempo indeterminato la propria rete oppure, in maniera mirata, “regalando” la propria password a chi ne ha bisogno o mettendo a disposizione i telefonini come hotspot.

Si suggerisce, per esempio, agli amministratori di condominio di far affiggere nelle bacheche condominiali un volantino o una lettera in cui si invitano le famiglie a condividere la propria rete wi- fi.

Il presidente del consiglio di circolo Giuseppe Cazzolla e la dirigente scolastica Filomena Bruno ringraziano per la collaborazione e confidano nel senso di responsabilità e solidarietà che sta guidando la comunità cittadina verso forme di aiuto sempre più preziose, soprattutto quando assumono la forma di gesti anonimi ma concreti.

mercoledì 8 Aprile 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 15:56)

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