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La ASL riceve in donazione tre ventilatori polmonari forniti dalla Croce Rossa Italiana

La Redazione
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Il dg Antonio Sanguedolce: 'Grazie ai volontari che ci hanno dato un aiuto concreto nel corso di tutta la emergenza sanitaria'
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Donazioni e attestazioni di solidarietà in favore della ASL. Tre ventilatori polmonari sono stati donati questa mattina dalla Croce rossa Puglia agli ospedali della azienda sanitaria locale. Due delle apparecchiature sono portatili e saranno installate nei prossimi giorni nella Unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale di Corato e nella Unità operativa di Medicina Interna dell’ospedale di Molfetta. Il terzo ventilatore è fisso e sarà destinato alla Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero di Putignano.

Colgo l’occasione della donazione per ringraziare la Croce rossa che ci ha fornito un aiuto prezioso nel corso di tutta la emergenza sanitaria a partire dalla installazione tempestiva delle tende per il triage negli ospedali di Bari all’inizio del lockdownha detto il direttore generale Antonio Sanguedolce nel corso di un incontro che si è tenuto questa mattina nella sede della direzione generale della ASLe questo ulteriore gesto di solidarietà rappresenta una conferma di sostegno per operatori sanitari e cittadini”.

I ventilatori donati saranno impiegati per la gestione dei pazienti affetti da patologie respiratorie in fase acuta. “I ventilatori polmonari portatili potranno essere usati a supporto dei pazienti con patologie polmonari causate non solo dal contagio del virus Covid ma anche da altri agenti patogeni”, ha commentato la presidente del Comitato regionale Puglia della Croce Rossa Italiana, Ilaria Decimo.

La consegna dei ventilatori è prevista nei prossimi giorni, con il coordinamento della assistenza tecnica della ASL. All’incontro di questa mattina hanno partecipato anche Tommaso del Cuore coordinatore regionale Area emergenze e soccorsi speciali e numerosi volontari CRI del comitato pugliese.

giovedì 9 Luglio 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 15:20)

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Franco
Franco
3 anni fa

Invece di esultare per questi ventilatori polmonari bisognerebbe capire bene, anche attraverso indagini, se siano davvero serviti o se invece non abbiano peggiorato il quadro clinico, visto che nei primi tempi si curava come polmonite intersiziale tramite ventilatori una patologia vascolare periferica dei polmoni, dovuta al virus, che il ventilatore finiva per peggiorare.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Venrilatori? Ce ne sono anche troppi in giro, non sanno che farsene. Avevano previsto 1.500 posti in terapia intensiva per il Covid a giugno e per fortuna non ne serve neppure uno.