Attualità

Bitonto al 66esimo posto sui 70 Comuni più vivibili per Amazing Puglia

La Redazione
Bitonto
Mangini: "Questa classifica non è il Vangelo, ma uno stimolo per amministratori e sindaci"
scrivi un commento 45

Ieri pomeriggio, sul proprio profilo facebbok, il vicesindaco e assessore al marketing territoriale di Bitonto, Rino Mangini, è intervenuto su una vicenda, diventata virale sui social, riguardante la classifica delle 70 città pugliesi più vivibili, che vede Bitonto al 66esimo posto, quasi fanalino di coda.

La graduatoria, stilata dalla rivista online Amazing Puglia, è stata pubblicata il 31 luglio scorso e ha riportato i nomi dei Comuni pugliesi in cui si ha la migliore percezione della qualità di vita. Al primo posto figura Bari, seguita da Monopoli e Lecce, mentre ultimo in classifica Cerignola.

La stessa Amazing Puglia, nell’articolo, ha elencato i parametri rispetto ai quali è stata stilata la classifica, ovvero stabilità amministrativa, vivacità culturale e imprenditoriale, presenza di infrastrutture, qualità della pubblica istruzione e presenza di corsi universitari, aree verdi e piste ciclabili, progetti presentati e/o finanziati, sicurezza e ordine pubblico, qualità dei trasporti pubblici, attenzione verso i disabili, servizi ai turisti, qualità dell’offerta della ristorazione, indici della raccolta differenziata, possibilità di fare shopping e cura e decoro dei centri storici.

Tuttavia, la rivista invita a guardare la classifica “per quello che é: un tentativo di stimolare dibattiti, un incentivo per sindaci e amministrazioni locali ad uno sforzo a migliorare e migliorarsi ancora di più, affinché sia l’intera Puglia a trarre beneficio da una corretta gestione del territorio” e aggiunge che “quasi sempre la percezione della bellezza e della vivibilità di un luogo sono diverse a seconda di chi lo guarda: se è un residente a giudicare la propria città, spesso metterà in risalto le problematiche irrisolte; se invece è un turista o un non residente, a finire in primo piano saranno le cose belle e che funzionano”.

Mangini ha risposto alla “provocazione” sostenendo che “di questi indici non si conoscono né il metodo di analisi, né la metodologia adottata per la ricerca, né chi ha condotto la ricerca, né come sono stati aggregati i dati, ecc ecc.

Insomma, per farla breve, sfugge il metodo scientifico seguito per ottenere la classifica. La fretta fa fare errori, anche grossolani. Pertanto, chiamato in causa dall’articolo e dalla classifica, mi riservo di studiare per bene il lavoro che è stato fatto per ottenere la graduatoria, che – è una mia opinione personale – vede Bitonto troppo indietro rispetto alla valutazione degli stessi 15 indicatori.”

Il vicesindaco, tuttavia, ha voluto condividere alcune riflessioni a caldo:

“1. Gli stessi autori della classifica invitano i lettori ad usare prudenza, consci del fatto che non c’è una evidente base scientifica a supporto del loro lavoro.

2. La classifica non è il vangelo e non è autorevole come quella stilata dal Sole 24 ore, ad esempio. È, a detta degli stessi autori, uno stimolo per sindaci e amministratori; da prendere con le molle.

3. Come prevedibile – in una città in cui il dibattito politico-culturale è ridotto ad una irreversibile feroce contrapposizione a-dialogica – la classifica (con tutte le sue criticità metodologiche già evidenziate) è subito diventata il vessillo degli oppositori contro l’Amministrazione; un classico esempio di quanto strumentale e scontato sia il ruolo degli oppositori, non solo e non già politici…con giudizi troppo distruttivi nei confronti della città, al netto del giudizio sprezzante contro chi la amministra.

4. Mi piacerebbe che i mondi chiamati in causa dalla classifica e dagli indici esprimessero un loro pensiero. Penso al mondo della cultura, penso al settore della ristorazione, penso al terzo settore, penso ai commercianti, ecc.

5. Da spirito aperto come ritengo di essere, accolgo l’invito degli autori della classifica a farci interrogare, soprattutto dagli indicatori: inserirò questo lavoro di analisi nel percorso del Piano Strategico della Cultura e del Turismo che prenderà il via a settembre. Ripeto, con metodo e lucidità si cresce meglio.

6. La redazione della rivista provoca anche i cittadini quando afferma che <<l’esempio viene sempre da una minoranza: quando un 30% di persone decide che è giunta l’ora di cambiare, un altro 30% per cento di cittadini si accoderà. A quel punto il gioco è fatto, e le minoranze retrograde e maleducate si sentiranno messe nell’angolo, e si vergogneranno a ripetere certi comportamenti>>.

Ecco, così come noi amministratori ci lasciamo interrogare dalla “provocazione” di un 66simo posto, mi auguro che anche i cittadini, almeno quelli che affermano di tenerci alla città e ai suoi processi, si lascino interrogare e provocare da quanto su riportato.

7. Per l’atteggiamento da “sciacalli” di quanti festeggiano, brindano e gozzovigliano per ogni notizia negativa della nostra città non ho molte parole da spendere; auguro loro di trovarsi presto dall’altra parte e di subire il contrappasso dantesco”.

martedì 11 Agosto 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 15:10)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Franco
Franco
3 anni fa

Boicottare queste associazioni parascientifiche con evidenti fini autopromozionali quando non estorsivi