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Consumi, degustazioni di evo di Puglia alla prima scuola dell’olio sotto le stelle

La Redazione
Consumi
Al Vinoforum di Roma produttori pugliesi, esperti e assaggi di gelato all'olio
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Alla prima scuola dell’olio extravergine di oliva Made in Italy, la Puglia si è presentata in grande spolvero con l’evo 100% italiano ‘studiato’ per svelarne i segreti, gli abbinamenti più efficaci e anche per capire come leggere le etichette e difendersi da falsi e truffe, con ‘assaggi notturni’ di gelato all’olio extravergine. L’iniziativa si è svolta nell’ambito della manifestazione Vinoforum 2020, realizzata da Unaprol in collaborazione con Coldiretti, Fondazione Evoo School e Campagna Amica, che chiuderà i battenti domenica 20 settembre.

“La cultura dell’olio deve crescere in Italia e all’estero, costruendo percorsi di promozione e valorizzazione anche grazie alla legge sul turismo dell’olio, passata proprio con l’ultima Legge Finanziaria che ha esteso alle attività di “oleoturismo” le disposizioni della legge di bilancio 2018 relative all’attività di enoturismo”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, patron dell’antico frantoio oleario.

“I consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio che in Puglia è rappresentato da un patrimonio inestimabile – insiste il presidente Muraglia – con 5 gli oli che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di Origine Protetta (DOP), Terra di Bari, Terrae Tarentine, Terra d’Otranto, Colline di Brindisi e Dauno, considerato che il 23 dicembre scorso è stata pubblicata l’iscrizione definitiva dell’Olio di Puglia nell’elenco delle Indicazioni Geografiche Protette nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.

Nel 2020 il valore delle produzioni agricole è tornato a crescere, attestandosi su 3.6 miliardi di euro, principalmente grazie al recupero della filiera olivicola e olearia – aggiunge Coldiretti Puglia – che nel 2019 ha segnato un aumento del 128% rispetto all’anno precedente e la crescita sarebbe stata anche più alta se le quotazioni delle olive in campagna fossero state più soddisfacenti, un patrimonio da valorizzare attraverso tutti gli strumenti a disposizione.

“In una una vera e propria oleoteca dotata di sala corsi, si sono susseguiti assaggi guidati di oli extravergine di oliva ed olive da tavola ed eventi di abbinamento olio-cibo per avvicinare i visitatori alla degustazione consapevole ed alla conoscenza dell’olio e delle olive da tavola di qualità con la guida esperta degli assaggiatori di Unaprol e degli agrichef di Campagna Amica”, racconta Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa, che ha illustrato le caratteristiche dell’olio extravergine pugliese, accompagnata dal direttore di Unaprol, Nicola Dinoia, che ha creato una opportunità per conoscere e apprezzare prodotti di altissimo pregio provenienti da tutta Italia e dal cuoco contadino d’Italia Diego Scaramuzza, presidente di Terranostra, associazione agrituristica di Coldiretti, che nella calda notte romana ha preparato il gelato all’olio extravergine.

Il consiglio di Coldiretti è quello di guardare con più attenzione le etichette e acquistare bottiglie di extravergine sulla cui etichetta sia esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.

Serve maggiore chiarezza nei ristoranti con cui Campagna Amica, Coldiretti Puglia e PugliaOlive stanno avviando delle collaborazioni per l’utilizzo di olio in cucina, dove andrebbero fatte rispettare le normative vigenti in una situazione in cui nei locali è fuorilegge 1 contenitore di olio su 4 (22%) che non rispetta l’obbligo del tappo antirabbocco, entrato in vigore con la Legge 30 Ottobre 2014, n. 161 che prevede anche sanzioni e la confisca del prodotto.

Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità deve essere profumato all’esame olfattivo – conclude Coldiretti Puglia – deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.

venerdì 18 Settembre 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:58)

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