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L’ultimo Dpcm chiude le scuole di ballo, Gaetano De Palo protesta con lo slogan #vivodidanza

Tommaso Cataldi
La protesta #vivodidanza
È titolare della Dance Team Bari, centinaia di iscritti con le sedi su Bitonto e Palombaio: 'Abbiamo investito in sicurezza e ora ci impongono di chiudere'
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Con lo slogan #Vivodidanza scritto su un lenzuolo a coprire la porta di ingresso della sua scuola di ballo è partita la protesta di Gaetano De Palo, titolare della Dance Team Bari, una scuola di danza bitontina costretta come tutte sul territorio nazionale nuovamente a chiudere i battenti dopo il nuovo Dpcm emanato domenica scorsa dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Una sede a Bitonto e un’altra a Palombaio, centinaia di iscritti di ogni età e subito il tam tam di solidarietà si è diffuso sui social.

“Noi abbiamo chiuso per tre mesi nella scorsa primavera poi però abbiamo riaperto ed investito in tutta la sicurezza anticovid – sono le parole di Gaetano De Palo, che ha scelto BitontoLive per raccontare tutta la sua frustrazione –. Abbiamo lavorato anche ad agosto, che per le scuole di ballo è solitamente mese di ferie. Invece siamo rimasti aperti proprio per recuperare tutte le spese che un’associazione sportiva dilettantistica come la nostra sostiene”.

L’amara sorpresa è giunta poche ore dopo l’ulteriore stretta sui controlli di sicurezza decisi dal ministro Spadafora.

“Anche dopo l’ultimo protocollo in materia di sicurezza emanato non più tardi venerdì 23 ottobre dal ministro Vincenzo Spadafora – racconta il titolare della Dance Team Bari –, noi eravamo pronti a ripartire, ma improvvisamente il governo ha di nuovo deciso per la chiusura e non mi sembra giusto perché ancora una volta abbiamo sostenuto dei costi, abbiamo fatto sacrifici e ci eravamo posti obiettivi da raggiungere e progetti da portare a termine. Non è affatto giusto che il nostro settore venga declassato in questo modo. Abbiamo cercato in tutti i modi di rispettare sempre tutte le normative con serietà, anche dimezzando i corsi e lavorando in altri giorni, proprio per evitare eventuali assembramenti all’esterno della struttura. Ma non si può sentirsi dire da un giorno all’altro ‘Dovete chiudere’, quasi come se fosse una dittatura”.

“Con questa protesta voglio che venga ascoltata la mia voce così come quella di tanti altri”, conclude Gaetano. E ora l’appuntamento è fissato per venerdì 30 ottobre alle 17 in piazza Marconi a Bitonto per una manifestazione di protesta per “tutte le attività colpite ingiustamente dal Dpcm, private del diritto al lavoro” – si legge in un manifesto pubblicato su Facebook – che sono invitate a scendere in piazza. Gli organizzatori tengono a precisare che tutto verrà svolto in sicurezza utilizzando tutte le precauzioni e sottolineano che si tratta di un evento pacifico.

martedì 27 Ottobre 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:46)

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giuseppe
giuseppe
3 anni fa

..tutto il comparto è stato colpito; scuole, sale di ricevimento, balere e persone che ci lavorano
poi ci sono i bambini , i giovani e una marea di anziani che non potranno più “vivere” di questo meraviglioso mondo della danza e del ballo
però per cortesia cerchiamo di non seguire la strada degli scioperi , per il semplice fatto che non risolve la situazione
il problema principale è la pandemia, il nemico non sono i governanti “cattivi” ma bensì un virus che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo