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Habemus cardinalem! È Paolo Augusto Lojudice, originario di Palombaio

Tommaso Cataldi
Il neo cardinale Paolo Augusto Lojudice
L'annuncio di papa Francesco, durante l'Angelus, ha colto di sorpresa l'alto prelato e la sua mamma
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Nel concistoro del prossimo 28 novembre, vigilia della prima domenica di Avvento, papa Francesco nominerà tredici nuovi cardinali, di cui sei italiani. Uno di questi ha origini bitontine, per la precisione di Palombaio.

Paolo Augusto Lojudice (56 anni), arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino da poco più di un anno, discende infatti da nonni nativi nella frazione bitontina. Lojudice è nato il 1° luglio 1964 a Roma, dove i suoi genitori si sono trasferiti appena sposati. Lì è cresciuto frequentando la parrocchia Nostra Signora del Suffragio e Sant’Agostino di Canterbury (nel quartiere Torre Maura). Ma suo nonno Giovanni è nato a Palombaio nel 1903: a testimoniarlo ci sono le pagine ingiallite e “odoranti” di storia, rigorosamente vergate in lingua latina nei registri della parrocchia Maria Santissima Immacolata di Palombaio. Il padre del neo cardinale, invece, si chiamava Antonio e si trasferì a Roma, dove sposò Olga.

“Una notizia improvvisa – ha commentato a caldo l’arcivescovo Lojudice poco dopo l’annuncio – solo pochi giorni fa ho avuto l’onore di poter conferire con papa Francesco. Durante il colloquio, però, non è mai saltata fuori la possibilità che potessi diventare cardinale. Sono onorato, la notizia, come tutti, l’ho appresa durante l’Angelus e sono rimasto quasi impietrito. Ho sentito diverse voci relativamente ad una mia presunta partenza, non è assolutamente vero. Resterò a Siena, se c’è una cosa che abbiamo capito durante l’operato di sua Santità, è quella di avere la capacità di stravolgere tutti i piani, decidendo di testa sua. Per questo abbiamo già assistito a nomine fuori dalla cosiddette sedi cardinalizie”.

In un’intervista a Tv2000, il cardinal Lojudice mostra tutta la sua sorpresa per la nomina arrivata all’improvviso, tant’è che è anche mamma Olga non ne era al corrente, anzi è lei stessa ad affermare che l’ha saputo per caso. Dopo l’annuncio di papa Francesco dalla finestra su piazza San Pietro, la signora ha ricevuto tante telefonate da parenti e conoscenti, i quali si congratulavano con lei.

Lojudice, che avrà diritto di voto in un eventuale conclave, ha ricoperto numerosi altri incarichi prima di divenire arcivescovo di Siena: dal 2015 al 2019 è stato vescovo incaricato per il settore sud della diocesi di Roma, vicario generale della diocesi suburbicaria di Ostia e incaricato del Centro per la cooperazione missionaria tra le chiese del vicariato di Roma. E contestualmente, a motivo di tali uffici, membro di diritto del consiglio episcopale, del consiglio presbiterale, del consiglio dei prefetti e del consiglio pastorale diocesano della diocesi di Roma.

“Penso e spero di continuare a servire la Chiesa come ho fatto fino ad ora e portare avanti quello che mi sarà chiesto, ma soprattutto la realtà dove mi troverò perché quello che conta è essere incarnati”, ha dichiarato Lojudice in un’altra intervista, questa volta a Vatican News, raccontando quanto influiranno le sue esperienze di sacerdote sempre presente in mezzo alla gente. “È chiaro – ha detto – che Siena è una realtà molto diversa da quella romana, anche come proporzioni. Non c’è quel disagio che purtroppo nella grande città si tocca con mano, dovunque tu passi, qui è diverso. Ma poi la povertà e le fragilità esistono dovunque, magari di natura diversa e quindi io cerco di leggerle e di dare delle risposte, provando a risolvere i problemi. Ricordandoci sempre che il mondo l’ha già salvato il Signore, noi dobbiamo solo partecipare di questa salvezza. È un dato di fede che mi ripeto spesso”.

lunedì 16 Novembre 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:37)

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GIANPAOLO DAMASCELLI
GIANPAOLO DAMASCELLI
3 anni fa

Significa che ha sempre..seminato bene ed adesso il SANTO Padre ne riconosce i meriti.
Complimenti.

G.T.
G.T.
3 anni fa

personalmente era un nome a me non noto. sono felicissimo per questa nostra terra che rispetta e continua la tradizione nella fede. Il nuovo cardinale poco rumore ma tanta sostanza. Inoltre dal video mi è parso di comprendere a parte il Cantalamessa, la nomina diretta a Cardinale per il francescano e per il parroco del Santuario del Divino Amore.