Attualità

Quella strada maledetta, buia e pericolosa

Tommaso Cataldi
Il tratto della 89 dov'è avvenuto l'incidente mortale di ieri sera
La provinciale 89, dove ieri è morto un ragazzo di 19 anni, necessita di interventi da anni. E intanto gli incidenti si susseguono
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In una fredda serata di novembre c’è da registrare l’ennesimo incidente e l’ennesima vita spezzata sulla strada provinciale 89 che da Bitonto conduce alle frazioni di Palombaio e Mariotto. Un ragazzo di soli 19 anni è morto in uno schianto all’altezza della chiesa della Madonna delle Grazie, complice la strada resa viscida dalla pioggia che batteva da ore in maniera insistente.

È l’ultimo di una serie d’incidenti – spesso anche mortali – che insanguinano quella strada, causando lutti alla nostra comunità.

È vero, probabilmente alcuni di questi incidenti sono da addebitare all’imprudenza degli automobilisti che non rispettano tutte le norme del codice della strada, altri alla scarsa conoscenza delle sue insidie. “Pericolosa” è il termine che più si addice a quest’arteria di competenza un tempo della Provincia ed ora della Città metropolitana di Bari, di fondamentale importanza perché via di sbocco verso la Murgia.

Tanti incidenti, troppe morti e nessuna istituzione che evidentemente si è mai preoccupata abbastanza di renderla più sicura, perché chi la percorre per la prima volta – e soprattutto al buio – ne rimane spaventato.

Non è sufficiente il rifacimento periodico della segnaletica orizzontale che certamente di sera aiuta gli automobilisti a non finire fuori strada; piuttosto ci sarebbe bisogno di un allargamento della carreggiata per via anche di alcune curve a gomito (una proprio vicino alla chiesetta della Madonna delle Grazie) e del ripristino pressoché totale dei paletti segnalatori in corrispondenza delle curve, ormai quasi tutti abbattuti e mai riposizionati.

E poi c’è il tasto dolente dell’illuminazione, presente solo nel primo tratto della provinciale 89, uscendo da Bitonto: sarebbe bene dotare tutta la strada d’illuminazione e ripristinare al più presto gli impianti già esistenti prima dell’ingresso a Palombaio, soggetti più volte negli scorsi anni a furti di rame e non più riparati. Mentre si cercano soluzioni alternative, gli anni passano e il tratto rimane spento.

L’impressione è che i furfanti abbiano avuto la meglio sulle istituzioni. Ne è un esempio lampante una stazione di servizio sorta anni fa nei pressi di Palombaio ma deturpata in pochi mesi da una serie infinita di furti, danneggiamenti e rapine. Risultato? Ora è chiusa, non rimane che un rudere a pezzi.

Altro tratto pericoloso della 89 è l’incrocio con la poligonale: poco segnalato e teatro anch’esso di numerosi e paurosi sinistri.

L’appello che rivolgiamo al sindaco metropolitano Antonio Decaro, al sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio e alla neo assessora regionale ai trasporti, Anita Maurodinoia – entrambi già membri del Consiglio metropolitano – è di provvedere ad un urgente miglioramento della strada provinciale. La sicurezza viene prima di tutto.

domenica 22 Novembre 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:34)

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