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Sarà una festa dell’Immacolata senza processione. Novena in Cattedrale dal 29

La Redazione
La statua dell'Immacolata
Programma delle celebrazioni dell'8 dicembre stravolto a causa della pandemia, nel 145esimo anniversario della fondazione dell'arciconfraternita Immacolata Concezione.
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L’emergenza sanitaria che stiamo attraversando impedirà il prossimo 8 dicembre lo svolgimento della solenne processione dell’Immacolata, patrona di Bitonto.

Sarà invece celebrata in Cattedrale come da tradizione, dal 29 novembre al 7 dicembre, la novena all’Immacolata, incentrata sul tema diocesano Maria tessitrice della carne del Figlio di Dio”. La preghiera sarà animata dalla parrocchia Concattedrale con la recita del rosario alle 17.30, cui seguiranno alle 18 la santa messa e la novena, nel massimo rispetto delle norme anti Covid (indossando la mascherina e mantenendo il distanziamento tra i fedeli). Le parrocchie bitontine non animeranno la novena a motivo della pandemia.

A partire da domenica 29 novembre, la solenne novena all’Immacolata (tutti i giorni alle 18) e la messa della festa liturgica dell’8 dicembre (alle 11) saranno trasmesse in diretta televisiva su Antenna Sud canale 174 e in diretta streaming sulla pagina Facebook del comitato Feste patronali.


IL PROGRAMMA DELL’8 DICEMBRE

Martedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, alle 11 sarà celebrata la santa messa presieduta da don Ciccio Acquafredda parroco della Concattedrale, assistito dal vicario parrocchiale don Rocco Priore e dai sacerdoti del Capitolo Concattedrale, alla presenza dei consiglieri d’amministrazione dell’arciconfraternita Immacolata Concezione , del comitato Feste patronali presieduto dal professor Nicola Pice, e delle autorità civili e militari.

Non parteciperanno invece le amministrazioni delle confraternite e arciconfraternite bitontine.


145 ANNI DELL’ARCICONFRATERNITA

Ricorre quest’anno un importante anniversario per l’arciconfraternita Immacolata Concezione: i 145 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1875 nella Cattedrale di Bitonto.

I confratelli erano zelanti operatori di carità a beneficio delle fasce sociali più deboli, e questa caratteristica carismatica determinò ampi consensi tra la gente e l’onorificenza di arciconfraternita ad opera del vescovo monsignor Vincenzo Materozzi, riconosciuta il 16 marzo 1875 da papa Pio IX come riporta l’iscrizione commemorativa nella cripta: “dal Pio Sodalizio della Immacolata Concezione – quando la Santa Sede – benignamente la decorava – del titolo di Arciconfraternita – 1875”.

Oggi l’arciconfraternita Immacolata Concezione, guidata dal padre spirituale don Ciccio Acquafredda coadiuvato dal consiglio d’amministrazione presieduto da Francesco Cannito, promuove la dottrina cristiana e l’esercizio della carità nel settore socio assistenziale, per realizzare il bene comune.

Le notizie storiche sull’arciconfraternita sono riportate negli Atti capitolari confraternali, nei registri della Curia vescovile e nel volume mariano “Immacolata Concezione icona della chiesa” del professor Giuseppe Cannito (presidente emerito dell’arciconfraternita Immacolata Concezione) con prefazione di monsignor Francesco Cacucci e patrocinio dell’arcidiocesi Bari-Bitonto e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Bitonto.


IL RESTAURO DELLA STATUA DELL’IMMACOLATA

L’immagine dell’Immacolata necessitava di un importante intervento di conservazione, a causa dei segni di degrado dovuti all’ambiente atmosferico. Il padre spirituale don Ciccio Acquafredda ne ha affidato il mandato al professor Nicola Ancona, consulente restauratore d’arte. Al termine del delicato intervento la statua dell’Immacolata è tornata all’antico splendore, con il contributo di Capitolo Concattedrale, Curia vescovile, arciconfraternita Immacolata Concezione e comitato Feste patronali.

Onore e venerazione è dovuta alla sacra immagine mariana, che con la sua bellezza artistica e iconografica irradia stupore agli occhi dei bitontini. La Madonna è “mater divinae gratiae”, che sempre accorre nei momenti del bisogno e su tutti vigila con sguardo amoroso.

sabato 28 Novembre 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:32)

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Franco
Franco
3 anni fa

In effetti a quanto parex le uniche “processioni” consentite sono quelle per Maradona non per la Madonna. I cristiani stanno confondendo la responsabilità con la eccessiva sottomissione.

Franco
Franco
3 anni fa

Vogliono ridurci alla sopravvivenza materiale, possiamo solo far la spesa e al massimo guardare le processioni o le messe in tv. Anche la tradizionale messa.di San Nicola del 6 dicembre quest'anno, per la prima volta nella storia, sarà a porte chiuse. E nessuno si sente leso nei suoi diritti?

Marco
Marco
3 anni fa

Vogliono sperimentare la disponibilità della Chiesa cattolica a cedere su tutto. E farsi ancella della scienza terapeutica.