Cronaca

Clan Conte: 1,5 milioni di euro nel doppio fondo di un armadio, sequestro della Polizia

La Redazione
close
Clan Conte: 1
Erano nascosti in casa di un parente del boss Domenico Conte
scrivi un commento 553

Un milione 465mila 500 euro in contanti, nascosti nel doppio fondo di un armadio. È la somma rinvenuta dagli agenti della Squadra Mobile di Bari, coadiuvati da personale del Servizio di Polizia Scientifica di Roma, nel corso di una perquisizione in casa di un soggetto riconducibile per vincoli familiari a Domenico Conte, capo dell’omonimo clan.

Sulla base di attività info investigative, sabato mattina gli agenti hanno eseguito una serie di perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di armi, droga e denaro, provento di attività illecite riconducibili all’organizzazione criminale. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura e del Commissariato di Polizia di Bitonto hanno eseguito approfondimenti anche con l’ausilio delle più moderne tecnologie in dotazione al Servizio di Polizia Scientifica, che permettono la scansione e ricerca di eventuali vani occultati nelle pareti.

Il “custode”, muratore di professione, non è stato in grado di giustificare il possesso del danaro e, pertanto, è stato denunciato per il reato di favoreggiamento reale. L’ingente somma in contanti, in banconote di vario taglio, considerata presumibilmente frutto delle attività illecite del clan, è stata sottoposta a sequestro preventivo d’urgenza, eseguito ancora nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

Due settimane fa il gruppo criminale era stato colpito dall’esecuzione, da parte degli uomini della Polizia di Stato, dell’operazione “Market Drugs”, in forza di un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari nei confronti di 43 soggetti, ritenuti promotori e partecipi dell’organizzazione criminale, dedita al traffico di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso.

Il sequestro, che colpisce il presumibile frutto di attività illecita (che permetteva un giro d’affari di enorme rilevo consentendo, attraverso gli “stipendi”, il mantenimento degli affiliati) si colloca nel contrasto ai capitali illeciti promosso dalle istituzioni dello Stato, volto a sottrarre linfa economica alle organizzazioni criminali che operano sul territorio.

lunedì 7 Marzo 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:54)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti