Le scuole pugliesi restano aperte, ma le famiglie possono chiedere di applicare ai figli la didattica a distanza.
È l’effetto della decisione del Tar Puglia che ha respinto il ricorso del Codacons Lecce e di alcuni gruppi di genitori contro l’ordinanza regionale del 28 ottobre che aveva di fatto chiuso le scuole in Puglia. I giudici hanno spiegato che il provvedimento in questione è stato superato sia dal Dpcm del 3 novembre che dalla successiva ordinanza regionale del 6 novembre.
Ne consegue, quindi, che resta efficace l’ordinanza 413 del 6 novembre (valida fino al prossimo 3 dicembre) secondo la quale la didattica rimane in presenza, ma che consente alle famiglie di chiedere per i propri figli la didattica a distanza
Resta ora da capire cosa accadrà a Corato, dove – in attesa della decisione del Tar – il sindaco aveva disposto la chiusura di tutte le scuole, inclusa l’infanzia.
Abbiamo scoperto solo ora che in Italia sulla scuola il Ministro dell'Istruzione non decide nulla (tranne che sui banchi a rotelle), decidono tutto i Presidenti di Regione. A saperlo prima.
Ma i genitori su che basi scientifiche scelgono se mandare o meno i loro figli a scuola? Si sceglie quasi sempre sulla spinta di dati emotivi, quelli dei contagi e dei decessi forniti dalla Regione. La stessa Regione che poi permette di lasciare i figli a casa. Un circolo vizioso.