Cultura

Cortili Aperti: scoprire Bitonto è stato «wow»!

Marco Lovero
Chiesa del Purgatorio
Il ritorno della manifestazione è stato un vero successo. Superate le 40mila presenze del 2019
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Dopo una pausa forzata di due anni, Bitonto è tornata a mostrare il suo volto più bello con l’ottava edizione di Cortili Aperti. L’evento, organizzato in tempi record, nel weekend appena passato ha visto la partecipazione di più di 400 studenti bitontini in veste di “ciceroni”, pronti ad accompagnare i visitatori alla scoperta di dimore storiche, chiese e siti di particolare pregio storico artistico.

L’affluenza è andata oltre le 40mila presenze registrate nell’ultima edizione ante covid del 2019, con la presenza di molti stranieri tra cui inglesi, tedeschi, spagnoli, belgi, due israeliani ed un gruppo di monaci buddisti.

Due giornate davvero indimenticabili che hanno dato lustro all’intera città, mai come in questa occasione al centro del panorama artistico e culturale nazionale. L’evento, organizzato dall’Adsi Puglia in collaborazione con il Comune di Bitonto, è stato inserito nella Giornata nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane che da anni promuove con un’intensa attività culturale la conservazione, valorizzazione e corretta gestione di questo patrimonio.

«È stata un’edizione straordinaria che ha superato ogni più rosea previsione in termini di presenze e di partecipazione. Abbiamo raccolto con entusiasmo la sfida – sottolinea Piero Consiglio, presidente dell’Adsi Puglia – e ringrazio l’organizzazione che in tempi ristretti ha messo a punto ogni dettaglio dell’evento, e il Comune di Bitonto che non ha fatto mancare il suo prezioso sostegno. L’iniziativa è stata resa possibile in virtù della grande disponibilità dei privati che hanno aperto le porte dei loro palazzi e dei loro cortili. Un plauso va agli oltre 400 studenti, adeguatamente preparati dai loro insegnanti, che sono stati precisi e puntuali nell’illustrare ai visitatori i cenni storici e le peculiarità artistiche dei cinquanta siti. Tutto è andato per il meglio, anche grazie all’impegno delle forze dell’ordine. Bitonto si conferma all’altezza delle più importanti città d’Italia dimostrando di poter reggere il confronto con altre regioni. L’augurio è che questa risorsa e questo inestimabile patrimonio artistico vengano valorizzati sempre di più non solo attraverso Cortili Aperti ma anche con le necessarie opere di conservazione».

Obiettivo raggiunto, dunque. Un grande momento di partecipazione collettiva in cui anche i giovani si sono mostrati molto attenti nel voler scoprire questo autentico museo a cielo aperto ricco di storia e di arte, con un fascino senza tempo.

Passeggiando per le vie del centro antico, abbiamo “intercettato” alcuni visitatori e ne abbiamo raccolto le impressioni.

 

Ecco una signora bitontina.

Lei vive a Bitonto da 67 anni. Cosa prova nel vedere il centro antico popolato da tante persone interessate alle sue bellezze?

«Sarò sincera, per me è strano vedere queste strade gremite di persone che si meravigliano quando guardano i vari palazzi e monumenti. Sono nata e cresciuta nel centro storico e devo ancora abituarmi all’idea di aver passato la mia gioventù in luoghi ora ritenuti così importanti, ma è veramente bello vedere come la gente apprezzi questi luoghi per me così normali. Sono anche contenta di vedere i miei concittadini, specialmente quelli più giovani, tornare a frequentare alcune zone della città che prima erano abbandonate o malfamate».

 

Molti i visitatori da ogni parte della Puglia. Abbiamo incrociato un signore di Barletta.

Che impressione ha avuto di Bitonto?

«Devo ammetterlo, la vostra è veramente una bella città. Già da tempo volevo visitarla ma a causa della distanza e del pregiudizio non ho mai concretizzato quest’idea. Grazie a Cortili Aperti però mi sono convinto e ho deciso di visitarla con alcuni amici… mi pento di aver cambiato la mia opinione solo ora! L’imponenza del castello (il Torrione angioino, ndr), il vostro teatro così piccolo ma così grazioso, la vostra stupenda cattedrale, i giardini pensili… non pensavo che Bitonto potesse avere così tanti tesori nascosti. Purtroppo, non siamo riusciti a vedere tutti i siti disponibili ma sicuramente torneremo anche l’anno prossimo! Dovrebbero esserci Cortili Aperti in ogni città».

 

E poi ci siamo imbattuti in una coppia belga, con la quale abbiamo dialogato in lingua inglese.

Dal Belgio al sud dell’Italia. Cosa vi ha spinto fin qui? Qual è a vostra opinione su Cortili Aperti e sulla città?

«Non conoscevamo questa città della Puglia, ci è stata consigliata dal proprietario del b&b dove alloggiamo, a Bari. Abbiamo visitato molti monumenti di Bari, come il teatro Petruzzelli, la basilica di San Nicola, la mostra di Banksy al teatro Margherita… abbiamo perfino visto delle anziane signore preparare la pasta per strada. Abbiamo fatto diverse vacanze in Italia negli anni, noi adoriamo il vostro Paese, voi italiani e il vostro modo di fare così calmo, rilassato, ma questa è la prima volta che veniamo in Puglia. Siamo venuti qui attratti dal mare e dal sole, ma mai ci saremmo aspettati di vedere monumenti e chiese che non hanno nulla da invidiare a città più famose d’Italia come Roma, Firenze e Milano. Bitonto non è da meno!

Scoprire la città è stato “wow”, ci ha lasciati a bocca aperta! Amiamo l’arte e la vostra città ne è piena. Vedere strutture come il Torrione e il palazzo accanto (Sylos Calò, ndr), la grande cattedrale con le sue fondamenta che non hanno subìto i danni del tempo, è stata una meravigliosa sorpresa! E provate ad immaginare la nostra reazione quando abbiamo visto che c’erano delle guide disponibili che parlavano abilmente inglese e francese… e sono “solo” giovani studenti delle superiori. Non potevamo crederci!

Ignoravamo l’esistenza di questa manifestazione, è stato veramente bello sapere che si organizzano questi eventi. Diverse volte durante le nostre vacanze italiane ci è stato detto dai più anziani di come si stia perdendo l’importanza delle tradizioni, di come moltissimi giovani non siano interessati alla storia e all’arte delle loro città, scegliendo spesso di andare all’estero per un futuro migliore. Noi chiamiamo questo fenomeno “brain drain” (fuga di cervelli, ndr). Tutto ciò è davvero un peccato, cultura e le tradizioni fanno parte dello stile di vita italiano, senza questo l’Italia non sarebbe più la stessa! Si dovrebbero creare iniziative come Cortili Aperti più spesso, per far capire ai giovani l’importanza del patrimonio storico artistico e supportarli sempre. L’unico inconveniente è stata la presenza di strade troppo strette e biciclette elettriche che hanno reso la visita della città un po’ scomoda. Ma, nonostante ciò, appena ne avremo l’occasione torneremo a visitare la vostra città, magari in estate! Scoprire Bitonto ci ha ricordato che l’Italia è piena di piccole città distanti dalla frenesia delle metropoli e dal turismo di massa che possono nascondere autentiche meraviglie, piccole sorprese che testimoniano il segno della storia».  

martedì 24 Maggio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:30)

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